“Vanessa Scialfa uccisa perchè ha visto qualcosa che non doveva”. Questo è quello che sostiene la famiglia
Il 24 aprile del 2012, otto anni fa, Vanessa Scialfa , 21 anni,veniva uccisa dal suo fidanzato convivente Francesco Lo Presti, oggi 42 anni, condannato a 30 anni di carcere. L’uomo strangolò la giovane con un cavetto del lettore dvd e poi la finì soffocandola con uno straccio intriso di candeggina, buttando il corpo in una scarpata nei pressi della miniera di Pasquasia. ” Purtroppo per nostra figlia non è stata fatta giustizia .- dicono Giovanni ed Isabella , genitori della Scialfa – Abbiamo ragione di credere che le indagini sono state orientate in maniera non corretta e che nostra figlia non è morta, come ha detto Lo Presti, perché lo avrebbe chiamato con il nome dell’ex fidanzato. Vanessa é morta perché ha visto qualcosa che non doveva vedere” . Lo Presti, che guidò la polizia al luogo dove aveva nascosto il corpo , avrebbe detto di avere ucciso Vanessa dopo un rapporto sessuale proprio perché la giovane lo avrebbe chiamato con un altro nome. Versione che poi cambiò nel corso degli anni ” senza che nessun magistrato abbia voluto andare a fondo della vicenda” aggiungono gli Scialfa. Una messa sará celebrata oggi su Facebook, nella pagina del sacerdote Giuseppe Di Rocco, alle ore 17.
(fonte Ansa)