TRENTACOSTE: NEL SILENZIO GENERALE, ARRIVA L’INCENERITORE DI DITTAINO. QUESTA È L’IDEA DI SVILUPPO DI MUSUMECI PER IL CENTRO SICILIA
“Mentre, nelle ultime ore, il Governo regionale tira fuori dal cilindro il bando per due termoutilizzatori, così li chiama Musumeci, a Dittaino, stanno già autorizzando un inceneritore, in un lotto dell’ex ASI, in territorio comunale di Enna. Nel silenzio generale, nessuna dichiarazione al riguardo, con il beneplacito delle amministrazioni competenti e da parte di chi governa la città”. Così, il senatore del Movimento 5 Stelle Fabrizio Trentacoste che segnala quanto sta accadendo.
“‘Piattaforma di recupero risorse idriche tramite essiccazione di fanghi da depurazione e recupero energia termica dalla parte secca’; così, con un nome roboante, – va avanti Trentacoste – camuffano un inceneritore che servirà a bruciare fanghi di depurazione essiccati, senza considerare che si tratta di materia organica che potrebbe, invece, essere utilizzata per la produzione di biogas e compostata per un successivo utilizzo in agricoltura. Il nostro territorio è a rischio desertificazione e non possiamo più permetterci di inviare in discarica o distruggere la frazione organica”.
“L’area di Dittaino si trova al centro di un grande comprensorio agricolo – spiega il parlamentare Cinquestelle – eccellenza dell’intero territorio, dove insistono numerose aziende che trasformano, confezionano e commercializzano quei prodotti agroalimentari che giungono sulle tavole dei siciliani e all’estero. Una vera e propria aggressione al comparto primario, al paesaggio agricolo, un’aggressione al territorio su tutti i fronti”.
“Sorge spontaneo chiedersi qual è la visione del Governo di Musumeci in termini di sviluppo della Sicilia interna. Unitamente ai 400 progetti per grandi impianti fotovoltaici già presentati in Sicilia, di cui circa 50 in provincia di Enna, che andranno a occupare aree a vocazione agricola, solo pochi mesi fa, il Governo regionale individuava ben tre siti per lo stoccaggio di amianto a pochi chilometri da Enna e Caltanissetta. Adesso si vuole costruire un inceneritore: ritengo tutto questo inaccettabile”.
“La volontà della Regione di andare verso l’incenerimento di rifiuti è obsoleta, antieconomica, dispendiosa e nociva per l’ambiente e la salute umana. Peraltro, innesca un meccanismo perverso che farà rallentare la raccolta differenziata, che è un obiettivo europeo, che restituirebbe una quota sempre minore di rifiuti da conferire in discarica. Uno scenario tragico quello che si sta prospettando per la Sicilia e il suo entroterra in particolare, antitetico rispetto agli indirizzi europei del Green Deal e del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza” – conclude Trentacoste.