Torna a Pergusa la Sacra rappresentazione vivente della passione, morte e risurrezione di Gesù Cristo
La Sacra rappresentazione vivente della passione, morte e risurrezione di Gesù, organizzata dalla confraternita del Santissimo Crocifisso di Pergusa in collaborazione con l’omonima parrocchia, si rinnova e, dopo l’ultima messa in scena del 2019, torna domani sera a coinvolgere l’intera frazione ennese con un centinaio di figuranti.
Riallestita con la regia del parroco fra’ Tonino Arena, la rappresentazione vede la collaborazione artistica del costumista Luca Manuli, la voce guida di Lely Mazzone. A interpretare Gesù è Stefano Rizzo, la Madonna è Stefania Aricò, Giovanni Battista è Guglielmo Ingrà (nel doppio ruolo di Giuseppe d’Arimatea), Carlo Greca è Giuda, Misandro è Elia Nicosia, Rabuit è Gaetano Libertino, Caifa è Mario Lodato, Nizar è Sergio Gioveni, Pietro è Mario Di Maggio, Maria Maddalena è Ylenia Monastra, l’adultera è Piera Saiya, Malco è Giuseppe Savasta, l’apostolo Giovanni è Giovanni Amaradio, Nizac è Salvatore Maddalena, Pilato è Mario Mantegna, il centurione è Aldo Borrello, la Veronica è Linda Patelmo, la samaritana è Maria Rosa Campisi, Barabba è Michele Stivala. I cavalieri sono Paolo Biondo e Massimo Matraxia. Altri ruoli sono ricoperti da Salvatore Costa, Davide Amico, Giovanni La Monica, Salvatore Notararigo, Alberto Pacino, Valentina Coniglione, Ilaria Castronovo, Sonia Sacco, Romina Cammarata, Maria Rita Corbo, Gaetano Castello, Giuseppe Lo Porto, Michele Termine, Filippo Gallina, Luigi Sutera, Salvatore Cascio, Maurizio Randazzo, Maurizio Caciuffo, Patrizia Restivo, Gaetano Di Fina e Sebastiano Zaffarana.
Per Savio Greco, rettore della confraternita del Crocifisso, “è una grande opera sacra che coinvolge la nostra intera comunità. Tutta Pergusa partecipa a questo evento così sentito e per tutti noi è un atto di profonda devozione”.
Si va in scena domani, mercoledì santo, alle 20 da piazza della Bonifica, di fronte alla chiesa parrocchiale. Si prosegue con diverse scene bibliche nelle aree limitrofe. La Via Crucis finale accompagna la folla fino al Calvario allestito nei pressi delle tribune dell’Ente autodromo.
