Tariffe idriche: i sindaci chiedono maggiore riduzione, ma il gestore propone aumenti

Ieri una delegazione del Comitato senz’acqua Enna ha assistito ai lavori dell’assemblea dei Sindaci presso l’ATI, che aveva all’ordine del giorno il punto sulla modulazione delle tariffe per il periodo 2024-2029.
I Sindaci hanno preso atto di una proposta pervenuta dai consulenti incaricati dall’ATI, che ha esaminato le diverse possibili proposte tecniche per giungere ad una riduzione delle tariffe.
Finalmente tutti i Sindaci hanno compreso quali sono le prerogative e i poteri dell’ATI, che può attivare tutti gli strumenti a disposizione per intervenire sulla tariffa.
Le proposte dei consulenti non hanno soddisfatto appieno le richieste dei Sindaci, che hanno chiesto agli stessi un ulteriore approfondimento, in vista di poter operare riduzioni della tariffa più significative di quelle attualmente in esame, tenuto anche conto della proposta del gestore privato, che invece vorrebbe aumentare la tariffazione del 7%, giustificando con la necessità di investimenti sulla rete idrica in vari comuni della provincia.
I lavori sono stati aggiornati a martedì, momento in cui saranno acquisiti gli ulteriori pareri tecnici e si giungerà all’approvazione definitiva della tariffa, al momento relativa solo al 2025, rivedibile nel 2026, ma sempre in diminuzione.
Il tema è ormai all’attenzione dell’opinione pubblica, dopo i mesi trascorsi con razionamenti impossibili e con una attenzione particolare, anche con riferimento ai fatti recentemente emersi a Caltanissetta, dove la Guardia di Finanza ha sequestrato atti ed ipotizzato sia reati ambientali che anche movimentazioni societarie ed acquisizioni di quote del gestore da parte di soci stranieri.
Continueremo ad essere presenti alla prosecuzione dei lavori e riteniamo che qualcosa si sta muovendo nella direzione auspicata dal nostro Comitato, proseguendo comunque la nostra battaglia su tutte le illegittimità riscontrate nella bollettazione degli ultimi anni, fiduciosi che quando i fatti saranno portati all’attenzione del Tribunale emergerà finalmente la verità.
Attendiamo, inoltre, che le autorità competenti verifichino se Acquaenna abbia operato allo stesso modo di Caltacqua in sede di ingresso di soci e capitali esterni, tenuto conto che la società, seppure operante in regime privato, gestisce in esclusiva un servizio pubblico essenziale.