Storie di ordinaria ingiustizia
Storie di ordinaria ingiustizia. Ne leggiamo purtroppo tante in questo periodo. Quella che vi raccontiamo oggi vede come protagonista il neomelodico Catanese Alessio Ossino, autore di numerose canzoni tra cui ” grido giustizia” che da anni porta una battaglia senza sosta contro un’esecuzione immobiliare, del tutto illegale.
L’immobile della famiglia Ossino, un appartamento di prestigio nella zona di Ognina a Catania, viene venduto all’asta (senza titolo e fascicolo), per un debito di 34 mila euro, un residuo mutuo contratto con una banca a Catania. Ben presto l’istituto bancario aziona l’ipoteca provvedendo alla vendita immobiliare all’incanto. Un debito però che poteva certamente essere rimodulato e che la banca, prima di lasciare una famiglia senza casa, poteva concordare con piano di rientro in accordo con il giudice che ne ha curata la vendita e che invece è inspiegabilmente lievitato fino a raggiungere un valore che ha dell’incredibile, passando da 34 mila euro fino a superare gli 800 mila!
Alessio Ossino dopo la vendita dell’immobile si è attivamente impegnato nella lotta per il riconoscimento del diritto di avere giustizia.
Secondo l’avvocato Monica Catalano, legale di Ossino, che sta curando il risvolto penale della storia, la “colpa” della “frettolosa” vendita dell’immobile starebbe in capo proprio al giudice Maria Fascetto Sivillo, 62 anni, magistrato recentemente condannata a 3 anni di reclusione dal Tribunale di Messina, per concussione, e come richiesto dallo stesso Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, anche ed in particolare all’iterdizione perpetua dai pubblici uffici e la risoluzione del contratto con il Ministero.
l giudice dell’udienza preliminare del Tribunale penale di Messina dott Fiorentino ha disposto il rinvio a giudizio della giudice Maria Fascetto Sivillo per i reati di diffamazione calunnia e abuso di ufficio. Il dibattimento è fissato per il 17 giugno prossimo dinanzi al Tribunale collegiale di Messina.