Stop and go per Dario Cardaci
Stop and go, fermati e vai avanti, venerdì sera per il candidato a sindaco Dario Cardaci e il raggruppamento che lo propone: Pd, Ora Sicilia e gruppi autonomi. Insieme confermano la decisione sul nome ma rimandano l’ufficializzazione di qualche giorno, (mercoledì?), per avere tempo a giocarsi le ultime carte su un tavolo dove continuano ad essere seduti anche Italia viva e Cives. Quest’ultimi, almeno per il momento, non hanno fatta propria la designazione Cardaci. Ha strappato invece e di netto il M5S che ha già ufficializzato la candidatura a primo cittadino di Cinzia Amato. In queste ore i renziani e gli amici di Maurizio Bruno dovranno valutare se fare propria l’indicazione Cardaci o rompere anch’essi. Il tam tam elettorale scommette che andranno da soli. A questo punto un azzardo per mettere più legna in cascina a favore di un aggancio alla fase del ballottaggio quando tutte le posizioni e le alleanze andranno azzerate e riconsiderate per l’assalto finale a palazzo di città. Ad oggi lo scenario si concretarizzerebbe con cinque candidati a sindaco se non di più. Il rischio è però che avendo abbassato l’impatto del fronte unitario antidipietro, il fronte del primo cittadino possa portare il suo candidato a varcare la soglia del 40 per cento già alla prima tornata. Eventualità che relegherebbe le liste perdenti a ruoli comprimari. Ecco perchè Cardaci e i suoi stanno tentando in ogni modo di allargare la base di sostegno alla candidatura. Su queste e altre valutazioni discute ancora chi non ha ufficializzato le scelte. Due sono ufficiali: Dipietro e Amato. Ad una mancherebbe solo l’imprimatur, Dario Cardaci; una quarta è annunciata, Lega. Italia Viva e Cives sono ancora assorti con la margherita in mano. Poi sarà solo campagna elettorale.
Paolo Di Marco