Sindrome metabolica e fattori di rischio cardiovascolare in menopausa
L’eziologia della sindrome metabolica non è nota, ma si ritiene che siano o in gioco un insieme di fattori, e la fisiopatologia alla base di essa sarebbe correlata all’aumento dell’obesità viscerale e dell’insulino resistenza. Si è potuto osservare in degli studi che l’incidenza della sindrome metabolica iniziava nel periodo del primo stadio della transizione menopausale e che aumentava in tutto il periodo di questa transizione fino alla post-menopausa; invece nel periodo premenopausa nessuna donna presentava i tre o più caratteristiche che definiscono la sindrome metabolica: Le più comuni alterazioni osservate erano state l’aumento della circonferenza della vita ( per aumento dello stato androginico –ormoni maschili che anche la donna presenta),della pressione arteriosa e della diminuizione dell’ HDL colesterolo (colesterolo buono). Si pensa che molteplici fattori ambientali e genetici influenzano la manifestazione dell’obesità addominale.
Il grasso intra-addominale aumenta con l’età sia negli individui in sovrappeso che nei soggetti normali indipendentemente dalle modificazioni del grasso corporeo totale. Si è visto che l’aumento dell’obesità addominale presenta la tendenza che essa aumenta nel periodo di transazione menopausale man mano che diminuiscono gliestrogeni. La T.O.S. o Terapia Ormonale Sostitutiva (Estrogeni o Tibolone per chi non ha utero , Estrogeni più Progesterone o Tibolone per chi ha l’utero, oggi anche i TSEC) è in grado di contrastare l’aumento di peso in menopausa e di contrastare la distribuzione di grasso di tipo androide (pancia), e di migliorare il controllo dei livelli glicemici ed insulinemici, riducendo cosi la probabilità di insorgenza di questa importante condizione di rischio cardiovascolare.
Tale effetto viene esercitato dalla TOS soprattutto se iniziata precocemente in menopausa. Gli stili di vita, dieta equilibrata, attività fisica costante , uso corretto dei farmaci (antiipertensivi, inositolo, ecc.) usati in base al peso, al proprio metabolismo e malattie concomitanti sono alla base per modificare(ridurre od eliminare) i fattori di rischio. Evviva i sacrifici per stare bene!! O no? ninopapotto@tiscali.it