Scillia: ” Ferrari ha l’obbligo di chiarire come funziona il nuovo servizio navetta del Pisciotto”
Dalla rimodulazione del servizio gratuito di navetta Porta Pisciotto è trascorso quasi un mese e mezzo. Come è noto, il servizio è stato modificato sia nella gestione che nei costi, con una assegnazione che prevede una sola navetta piuttosto che due e un aumento del costo. Un vero affare insomma.
Non ho mai nascosto la mia contrarietà sulle decisioni prese dall’attuale Assessore Ferrari, sottolineando il fatto che avrebbero potuto avere un senso, qualora la rimodulazione avesse presentato un reale risparmio per il Comune e, invece si è raddoppiato il costo con un peggioramento dell’offerta. Un servizio dimezzato ed un costo raddoppiato. Qual è il senso di tutto questo?
Avevo già chiesto maggiore chiarezza all’Assessore che continua a parlare di sperimentazione semestrale per capire se è un’idea valida oppure no. Mi chiedo quindi quali eclatanti risultati l’Assessore attenda di ottenere nei prossimi 6 mesi, posto che le premesse sono pessime.
La realizzazione di questo fantomatico affarone si basa poi sulla decisione, alquanto discutibile, di diminuire e/o eliminare altre corse urbane, decisione che fra i fruitori del servizio di trasporto urbano ha sollevato non poche lamentele.
Mi piacerebbe anche capire come il servizio si sposi con un più ampio progetto di viabilità, già da me avviato negli scorsi anni, di cui, ad oggi, non si ha più traccia, e se esiste, mi dispiace, ma non si vede. Quello che si vede è invece un parcheggio Pisciotto vuoto, il ritorno della sosta selvaggia, dello sciopero delle multe e la rinascita di lunghe colonne di auto che passeggiano a passo d’uomo in quello che doveva essere il salotto della città alla ricerca di uno stallo vuoto, ma ciò, almeno al momento, non sembra essere stato neanche contemplato dall’Assessore.
Ferrari ha l’obbligo quindi di fare chiarezza su ciò che il nuovo servizio navetta offre, sui suoi costi reali e sul perché abbia deciso di non fare una gara pubblica trasparente come i principi fondatori di questa amministrazione di cui faccio parte. Non posso accettare che un servizio, che era uno dei fiori all’occhiello della nostra città, venga distrutto. Ho già chiesto in commissione l’esame degli atti che hanno portato alla nuova gestione del servizio; a breve una mozione per riuscire ad ottenere risposte dall’Assessore che sembrerebbe essere precipitato in un mutismo imbarazzante.
Biagio Scillia