Attualità

Professionista denunciato per peculato. Avrebbe sottratto 68 mila euro al suo cliente

Deferito dagli agenti della polizia di stato della sezione di P.G. presso la Procura della
Repubblica di Enna un professionista per peculato, con conseguente sequestro di un
appartamento e di un locale commerciale.

Agenti della Polizia di Stato della Sezione di P.G. della Procura della Repubblica di Enna hanno
eseguito un decreto di sequestro emesso dal G.I.P. di Enna, dr. Vittorio La Placa, su richiesta del
Sostituto Procuratore della Repubblica dr.ssa Stefania Leonte.
Il provvedimento è stato adottato a seguito di un’attività di indagine eseguita dagli investigatori
della Sezione di P.G. che ha riguardato una serie di azioni di peculato messe in atto da G.G., di
Piazza Armerina, al quale il Tribunale di Enna, nell’ambito di una procedura esecutiva immobiliare,
aveva affidato l’incarico di “professionista delegato alla vendita”.
L’attività ha permesso di accertare e documentare come il professionista, attraverso diverse decine
di prelevamenti, ha riscosso illecitamente quasi l’intera somma versata dal vincitore dell’asta
immobiliare su un conto corrente bancario acceso ed intestato alla procedura esecutiva, sottraendo
indebitamente una somma totale di circa € 68.000,00.
All’esito degli accertamenti, gli inquirenti della Polizia di Stato hanno deferito all’Autorità
Giudiziaria il professionista per diversi episodi illeciti di peculato in quanto, per l’incarico ricevuto,
rivestiva la qualifica di Pubblico Ufficiale, acclarando un consistente quadro probatorio che ha
consentito alla Procura della Repubblica di richiedere al Giudice per le Indagini Preliminari un
provvedimento di sequestro per equivalente, fino alla concorrenza dell’importo trafugato.
Tale strumento ablatorio, introdotto per i reati contro la pubblica amministrazione dalla L. n.
300/2000, ha permesso alla Polizia Giudiziaria, non avendo rinvenuto alcuna traccia del denaro
sottratto né di altra liquidità, di individuare alcuni beni immobili nella disponibilità dell’indagato
che, sulla base del loro valore catastale, rivalutato secondo legge, si approssimavano congruamente
all’importo stabilito dal Giudice nel suo provvedimento, potendo così procedere al sequestro ed alla
trascrizione a favore dell’erario di un appartamento e di un locale commerciale.

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