Prezzi impazziti: a rischio i cantieri
“Entro 10 giorni si rischia di bloccare tutta la filiera delle costruzioni” così Sabrina Burgarello – ANCE Enna
Il settore delle costruzioni sta vivendo un momento di forte criticità. Agli effetti della pandemia sono seguiti quelli di una impennata dei prezzi conseguente alla ripresa ed alle dinamiche logistiche globali. adesso, anche per effetto della crisi internazionale è precipitato in un vortice ci aumenti delle materie prime e di quelle trasformate che rischia di causare un crollo irreversibile.
Ogni giorno si registrano aumenti del 10% delle principali materie prime che si proiettano al fino 20% quotidiano sui materiali da costruzione (bitume, cemento, ferro lavorato, legnami, profilati in alluminio e polistireni).
L’ANCE da oltre un anno sta pressando le istituzioni governative perchè prendano sul serio il problema. Le prime misure del Governo (compensazione dei 2 semestri del 2021) non hanno sortito effetti pratici adeguati. So state infatti poche le amministrazioni locali che hanno effettivamente provveduto a riconoscere le compensazioni di legge e anche la modifica del sistema della revisione non può riuscire a dare risposte in tempi adeguati al momento.
La Presidente dei costruttori ennesi – Sabrina Burgarello è preoccupata e lancia l’allarme a tutte le istituzioni
“E’ forte il grido di allarme delle nostre imprese che denunciano una situazione ormai fuori controllo, con prezzi alle stelle e materiali introvabili. Emergenze che le misure varate finora non possono in alcun modo arginare. Se non si interviene le imprese saranno costrette a fermarsi e chiudere i cantieri. E anzi molti, loro malgrado li stanno già chiudendo e non certo per cause a loro imputabili. Stimiamo che entro 10 giorni, se gli aumenti continuano con questa cadenza, oltre il 30% dei cantieri dovranno essere chiusi, con effetti su migliaia di lavoratori e imprese che non possiamo stimare”
“E’ chiaro a tutti che in assenza di contromisure necessarie come l’adeguamento automatico dei prezzi ai valori correnti per tutte le stazioni appaltanti e misure efficaci di compensazione degli aumenti subiti nessuna impresa sarà in grado di realizzare le opere che gli sono state commissionate e che di questo passo del Pnrr non resterà che la carta”, conclude il Presidente dei costruttori.
“Siamo consapevoli della gravità del momento e delle difficoltà che il Governo sta gestendo anche sul piano internazionale per porre fine quanto prima al conflitto ucraino, ma il grido di allarme dei nostri territori non si può più ignorare e merita risposte concrete e immediate”.