PD : “Chiarimenti e Accuse sulla Gestione dell’ATO Rifiuti a Enna”

Le forze di governo del Comune di Enna mentre la città sprofonda sempre più in un baratro politico, economico e sociale lanciano il solito fumogeno della questione ATO rifiuti passando dall’autoproclamarsi “l’amministrazione del fare” (male, diremmo) a quel del “non fare per colpa degli altri”.
Prima di entrare nel merito, non possiamo che censurare la volgarità e irregolarità di sfruttare i canali istituzionali del comune per formulare un attacco politico al PD e all’opposizione. In carenza di credibilità, si usa il “comune come bancomat”, parafrasando l’assessore Campanile, per recuperare autorevolezza mentre la gente invita la peggiore amministrazione della storia di Enna a farsi da parte. Probabilmente, non bastando più giocare coi gruppi facebook (tipo “Una Enna migliore esiste”, per prendere in giro i lamintusi in chiave apologetica), i guri della comunicazione del sindaco spingono i dipietristi ad uscire il solito cavallo di battaglia.
Sul merito della questione, respingiamo al mittente le accuse: il Partito Democratico è stato fondato nel 2007 mentre l’esternalizzazione del servizio di raccolta dei rifiuti (considerata la madre di tutti i mali) è avvenuta con delibera del 2001 del Comune di Enna per iniziativa della Giunta Ardica (Centrodestra, oggi al governo della città), che poi si distinse per il dissesto finanziario. Quella esternalizzazione avvenne col voto favorevole, tra gli altri, di Rosalinda Campanile, Giovanni Contino, Dante Ferrari, Francesco Comito, oltre che col voto favorevole e compatto dei consiglieri di Forza Italia e Alleanza Nazionale, oggi al governo di Enna, mentre gli attuali consiglieri del PD ed esponenti della sua segreteria non erano presenti durante quella votazione. A seguito di quella delibera si fece una gara, si assegnò il servizio senza però far transitare il personale comunale assegnato al servizio per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti (oltre 30 unità) in quanto tutto dichiarato inidoneo. In conseguenza di ciò la ditta aggiudicataria del servizio dovette assumere nuovo personale con conseguente aggravio di spesa per il Comune di Enna.
E che, successivamente, l’ATO, costituito nel 2002, per legge regionale, così come in tutte le altre province siciliane, ebbe per Vice-Presidente del CdA Paolo Colianni.
Sulle questioni, poi, legate alla gestione: perché l’amministrazione Dipietro ha confermato in EcoEnnaServizi i dirigenti che erano alla guida della disastrosa ATO, limitandosi a licenziare soltanto qualche decina di lavoratori comuni?
L’utilizzo di vicende passate, dopo dieci anni di malgoverno, è indice del profondo stato confusionale di un’amministrazione giunta al capolinea: questa città è ridotta ad uno stato comatoso – lo abbiamo illustrato, con dovizia, negli ultimi mesi e l’attacco dei dipietristi è frutto dell’incapacità di rispondere da forza governo – e se non fosse stato per la creazione del polo universitario e del policlinico, su cui, è notorio, non hanno alcuna voce in capitolo, la situazione sarebbe stata addirittura ben peggiore.