Otto milioni di euro dal ministero della Cultura per restaurare le chiese del FEC
Nella provincia di Enna gli interventi del Ministero della Cultura sulle Chiese del FEC, ammonteranno a 8 milioni di Euro. Ammessi a finanziamento per la provincia ennese sono: Aidone, Lavori di restauro Chiesa San Vincenzo Ferreri per 750.000,00 €; Barrafranca, Lavori di restauro chiesa S Benedetto per 1.800.000,00 €; Cerami, Lavori di restauro Chiesa di S. Benedetto per 720.000,00 € e Chiesa di Maria SS.del Carmelo per 250.000,00 €; Enna, Lavori di completamento del restauro e delle opere d’arte della chiesa di San Giovanni per 260.000,00 € e Lavori di restauro della chiesa del Carmine per 300.000,00 €; Nicosia, Lavori di restauro e consolidamento statico della chiesa di Santa Maria del Carmine (detta Annunziata)per 300.000,00 €; Piazza Armerina, Lavori di restauro e consolidamento chiesa dei Teatini (ex San Lorenzo) per 600.000,00 €, Lavori di restauro e consolidamento statico chiesa di S. Francesco d’Assisi per 1.120.000,00 € e chiesa del Collegio di Sant’Ignazio per 450.000,00 €; Regalbuto, Lavori di restauro Chiesa S. M. Grazie 1.255.555,00 € e Restauro delle opere d’arte della chiesa di Santa Maria del Carmelo per 175.000,00 €. “Questi strategici interventi di conservazione valorizzazione del patrimonio artistico e culturale della nostra provincia sono il frutto della stretta collaborazione tra la Regione Siciliana, in modo particolare dell’assessorato ai Beni Culturali e all’identità siciliana, e il ministero dell’Interno – dice l’assessore comunale di Cerami, che beneficerà di quasi un milione di euro , Michele Schillaci – L’intesa per definire e attuare un Piano di conservazione e restauro del patrimonio del Fondo Edifici di Culto (FEC) in Sicilia ha previsto che fossero le Soprintendenze per i Beni culturali siciliane a redigere le schede progettuali degli interventi da realizzare sui singoli luoghi di culto, predisporre le previsioni di spesa e, infine, affidare la progettazione esecutiva e attuare tutta la fase di esecuzione delle opere”.
Pierelisa Rizzo