On. Luisa Lantieri: “Anche Enna nella raccolta del plasma iperimmune”.
Enna e la sua provincia non sono più scoperte rispetto la raccolta del plasma superimmune che si è rilevato particolarmente efficace nella terapia Covid-19. A darne notizia nella tarda mattinata (martedì) l’on. Luisa Lantieri che all’indomani della pubblicazione dell’elenco delle strutture ospedaliere autorizzate alla raccolta è intervenuta con l’assessore regionale alla Sanità Razza. Infatti il primo elenco escludeva di fatto due province, Enna e Siracusa, perché tutte e due mancanti di una strumentazione necessaria, l’inattivatore. Adesso c’è l’autorizzazione per tutti i centri trasfusionali dell’isola. Tale decisione fa giustizia perché offre l’opportunità a due territori di non rimanere esclusi nella raccolta e quindi proporre ai malati anche questa cura. Soddisfatta del risultato da tempo perorato l’on. Lantieri: “La dottoressa Diliberto mi ha comunicato una decisione alla quale tenevo molto, l’autorizzazione al Centro trasfusionale di Enna di mettere in moto la raccolta del plasma iperimmune. Una decisione che riallinea il territorio all’intera Sicilia”. E’ stata un’autorizzazione sofferta. Infatti in prima battuta il Comitato tecnico scientifico non ne ha voluto sapere di dare il via libera alle strutture sprovviste di attrezzature dedicate non prendendo in considerazione le proposte alternative formulate. Quindi la settimana scorsa niente autorizzazione per Enna. La Lantieri, però, ha sempre creduto in questa tipologia di terapia tanto è vero che “fin dall’aprile scorso – continua la parlamentare regionale – avevo sollecitato la Regione ad aderire al progetto convinta di essere sulla strada giusta”. E’ bene precisare che l’utilizzo del plasma iperimmune nella cura da Covid-19 è ancora oggi in fase sperimentale ma quando è stato utilizzato ha dato risultati più che soddisfacenti: “Ad oggi non ci sono studi scientifici che dimostrino l’efficacia di tale cura. Va però sottolineato che quando somministrata i risultati sono stati assolutamente positivi. Ciò credo che possa bastare, in un momento di grande emergenza come questo, per non escluderne l’utilizzo. Insomma – conclude l’on. Lantieri – una freccia in più per combattere questo tremendo virus e da questo momento anche l’ospedale Umberto I può disporre di quest’arma”. Il nosocomio ennese per il tramite del Centro trasfusionale può quindi iniziare la raccolta e mettere a disposizione di medici e ammalati un supporto in più.
Paolo Di Marco