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Leonforte, l’arte di Cinzia Assennato e i colori della natura. Ecco Art Aiznic!

Leonforte. Trasforma in stupendi ornamenti fibre di ficodindia o pezzi di stoffa. I cuscini, gli strati di un tronco d’albero, grazie  alla sua arte, si tramutano in quadri da collezione, da attaccare alle pareti quasi che fossero di olio su tela. “Questo è il mio mondo. Mi servo  di colori accesi, forme bizzarre, mondi fantastici, creati con pannellate energiche, che mi fanno stare davvero bene”. Cinzia Assennato, artista e instancabile creatrice di progetti nel suo “Art Aiznic”, racconta così la sua attività: “Prima di tutto ci tengo a sottolineare la mia scelta di vita: io ho scelto di vivere in Sicilia e non me ne pentirò mai. Mentre tanti scelgono di andare via, perché la nostra realtà magari non offre tante opportunità lavorative, io ho deciso di vivere qui, perché ho bisogno del sole, della mia Terra e della mia famiglia”. Nonostante la giovane età, è già mamma di due bambini di 5 e 8 anni. Vive col marito e i suoi figli in campagna, a metà tra Leonforte e Nissoria. E’ proprio in quel contesto bucolico, fatto di tramonti mozzafiato e una finestra sul verde dei campi, che prende forma la sua arte.

“Io ho sempre cercato di comunicare attraverso l’arte e la decorazione è la forma espressiva che prediligo – prosegue -. Anche i miei studi di basano sulla decorazione pittorica. Mi sono diplomata all’Istituto d’arte Cascio di Enna e poi laureata in decorazione. Ora sono una moglie e una madre ma, oltre a occuparmi della casa, non ho abbandonato le mie passioni, perché sento da sempre l’esigenza di comunicare. Inizialmente, dopo la nascita dei miei bambini, mi sono annullata, ma adesso è come se mi fossi rimessa in moto. Cerco di trarre idee dalle mie lunghe passeggiate, dal contatto con la natura”. I monili che realizza sono esposti su internet. “A casa ho creato uno spazio, una scrivania e una bella visuale, poi il resto è affidato alla mia ispirazione del momento. Adoro trasformare in ornamento la fibra di ficodindia, e adesso sto lavorando a una nuova collezione, che spero di ultimare entro Natale”.

Un anno fa, in occasione della Giornata mondiale contro la violenza verso le donne, Cinzia ha realizzato una stupenda immagine di donne combattenti. “Volevo esprimere grinta e audacia – racconta -. Era un quadro sulla stoffa. Perché uso questi materiali? Inizialmente tutto nasce da una logica di contenimento dei costi: ho cercato di trovare una soluzione per non acquistare materiali troppo costosi. Per questo adoro trasformare tutto ciò che abbiamo in circolazione e dargli un riuso”. Si è accorta che l’utilizzo di materiali di largo consumo, in sostanza, non esclude affatto l’arte. Stile di vita e forma d’arte a dir poco encomiabili, insomma, nella società dell’usa e getta e del consumismo a tutti i costi. “Anche la mia scelta di vivere in campagna è una reazione ad un mondo che non mi appartiene – conclude -. Mi infastidiscono il caos, la confusione, la durezza d’animo delle grandi città. Nel silenzio e nella pace della campagna riesco a trovare una mia dimensione. Mi piace stare da sola, possibilmente in silenzio. Pratico yoga e adoro i cibi casarecci, la cucina d’un tempo. Poi spostarmi in paese, quando occorre, non mi pesa affatto. Il mio nome d’arte è Aiznic”.

Art Aiznic sono anche una pagina Facebook e un profilo di Istagram. Il web è uno dei principali canali di diffusione della sua arte: orecchini, collane e varie altre realizzazioni. Ma Cinzia partecipa pure a fiere e realizza esposizioni e mostre, anche se a questo punto il suo sorriso timido lascia trasparire una punta di delusione. “La mia amarezza è legata al fatto di rendermi conto che dovunque vado c’è gente che vuole speculare sulla mia attività: per esporre devi pagare. E questa cosa inizia a stufarmi, per questo non ne faccio più”.

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