L’assemblea dei sindaci incontra i dipendenti “abbandonati” di Enna Euno. Nessuna risposta concreta
Oggi in piazza Garibaldi si è tenuta una manifestazione dei 58 lavoratori ancora
dipendenti abbandonati di EnnaEuno.
Quello che segue è il comunicato stampa degli ex lavoratori di Enna Euno.
“Finalmente oggi, dopo tre anni, abbiamo l’occasione di partecipare ed interloquire
con i Sindaci presenti all’Assemblea.
Va sottolineato e ribadito lo scarso interesse da parte dei Sindaci soci, dimostrato dal
fatto che oggi erano assenti bel 12 Sindaci, tra i quali spicca l’assenza del Sindaco di Enna,
maggior azionista della SRR, di i Sindaci che sono stati componenti dei CDA passati,
nonché del Libero Consorzio di Enna.
Abbiamo avuto la possibilità di esprimere la nostra rabbia, ribadendo per l’ennesima
volta che se oggi siamo ormai abbondati su una zattera alla deriva, le colpe sono
esclusivamente dell’Assemblea dei Sindaci.
Siamo venuti a conoscenza di ipotesi di soluzioni allo studio del CdA, le quali non ci
hanno rassicurato in quanto a nostro avviso difficilmente attuabili. Tali ipotesi passeranno
un primo vaglio il 12 settembre p.v. in una riunione convocata a Palermo dall’Assessore
Pierobon, che vede la presenza anche delle Organizzazioni sindacali regionali.
Abbiamo fatto richiesta nuovamente di un tavolo tecnico al quale poter portare le
nostre possibili proposte di soluzioni, finalizzate alla salvaguardia del nostro diritto del
posto di lavoro e nello stesso tempo rendere un servizio più efficiente. Tali proposte sono
state sommariamente illustrate durante il nostro intervento in assemblea, augurandoci che si
sia capita la nostra volontà di essere parte attiva alla soluzione.
Tale nostra volontà sino ad oggi si è scontrata con la totale sordità dei Sindaci, i quali
invece hanno seguito un proprio fine politico. In ultimo il Sindaco di Enna, il quale ha
dichiarato in consiglio comunale che per la stabilizzazione dei propri precari si è seguita la
linea politica dell’Amministrazione, ovvero è stato necessario un minimo part – time per
garantire a tutti un posto di lavoro; criterio evidentemente non attuano in tutto l’ambito dei
rifiuti.
A conclusione cercheremo di far pervenire, tramite le organizzazioni sindacali la
nostra disperazione e la nostra proposta di soluzione al tavolo regionale del 12 p.v.,
confidando che la politica provinciale e regionale e le Istituzioni vogliono davvero
adoperasi per trovare soluzioni ad una situazione le cui responsabilità morali, politiche e
probabilmente penali sono comodamente occultate come la polvere sotto il tappeto”.