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La Pro Loco Enna dice NO al progetto sul turismo ritenuto “condiviso da tutti” e chiede aiuti per i commercianti e partite IVA ennesi

Chiarimenti sulla posizione circa il tavolo tecnico svolto con il comune di Enna

La Pro Loco Proserpina interviene sulla vicenda legata al turismo in città, a seguito dei diversi tavoli tecnici che si sono tenuti con le associazioni di categoria, precisando le sue posizioni e le proposte avanzate. La Pro Loco di Enna, infatti, si occupa di turismo già da 8 anni e, come afferma la presidente Gioia Pugliese, «ci rendiamo conto che il 2020 sarà un anno difficile, dove non possiamo restare ad aspettare che arrivino i turisti, ma dobbiamo andare a cercarli e con tutti i vari adeguamenti che i DPCM prevedono, dobbiamo adeguare il modo di vedere il turismo. Dobbiamo anche renderci conto che non solo il mondo del turismo è in difficoltà, ma tutto il commercio, l’imprenditoria, artigiani e attività commerciali di tutte le categorie». Prosegue Gioia Pugliese «alcuni si rialzeranno a fatica, altri non riusciranno più ad alzare la saracinesca. Per questo noi ci chiediamo: chi ha più bisogno dell’aiuto economico? La risposta è: tutti allo stesso modo».

La Pro Loco ha affrontato la tematica a più tavoli tecnici, attraverso webinar nazionali e regionali, dove si è avuto un ampio confronto con altre pro loco, enti di promozione, agenzie, assessorati al turismo ecc. In questo modo è emerso che il turismo sarà contraddistinto da competitività economica e contenutistica. «Abbiamo elaborato un progetto con un prezzo allettante e un brand nuovo e unico “Tre giorni nel Mito di Proserpina” con un prezzo di 120/130 euro interamente a carico dei turisti», afferma ancora la presidente della Pro Loco di Enna, e prosegue «In questi giorni ho sentito parlare di un progetto condiviso con tutto il tavolo tecnico sul turismo, convocato dall’amministrazione comunale. No, ci tengo a ribadire che la Pro Loco non condivide questo progetto proposto da ATEA, perché è di vecchio stile, sia come forma che come mentalità. Lo riteniamo solo un’accozzaglia di numeri che mai potranno essere realizzati, soprattutto in questo momento. Si tratta di un progetto che non prevede una spesa pubblicitaria e dove gli aiuti comunali andrebbero solo a poche categorie, che sicuramente saranno aiutate anche della Regione e che potrebbero beneficiare anche di altri aiuti comunali. Noi, invece, chiediamo che si instauri un fondo del comune che possa dare benefici a tutti gli esercizi commerciali e a tutte le partite IVA presenti nella nostra comunità, come aveva già richiesto il Sindaco Maurizio Di Pietro. Al contrario, nel progetto che si dichiara condiviso da tutti, ma al quale noi non abbiamo dato il nostro parere positivo, non si tengono in considerazione tantissime altre realtà, come ristoranti, pizzerie, pub, grafici pubblicitari che formano l’intero indotto turistico. Ma soprattutto, con questo progetto non si aiuterebbe per niente chi sta per chiudere». Gioia Pugliese aggiunge «Per spiegarla in modo spicciolo, il progetto che dice di avere il consenso di tutto il tavolo tecnico, anche se non è vero, prevede 2 notti pagate dal turista in B&B a 50 euro a notte, con una notte “offerta” dal comune e un buono di 30 euro spendibile nelle attività cittadine. Parlando di numeri il turista pagherebbe, nell’ipotesi che decida di restare 3 notti, 100,00 euro e il comune paga altre 80,00 euro; se il turista decide di restare 2 notti, questi paga 50,00 euro e il comune paga 80,00 euro. Mi sembra un piano di ripresa pazzesco: il turismo deve essere una risorsa per aiutare anche altre categorie in difficoltà. Se invece di aspettare che il Comune metta in campo tutte le risorse economiche per il turismo, proviamo a fare tutti un passo indietro, calmierare il prezzo di hotel e ristoranti e dare un’offerta diversa e nuova, come (solo come esempio) il Mito di Proserpina che vede i suoi luoghi nel nostro territorio, potremmo offrire un prodotto di qualità veramente allettante. E’ importante precisare che noi ci occuperemmo di gran parte del lavoro, dalla programmazione, alla divulgazione, all’accoglienza in forma assolutamente gratuita, quindi il progetto che proponiamo è a costo zero anche per il comune, al quale chiediamo solo la promozione».

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