La difficile vita di un bambino disabile. Quando andare a scuola diventa un diritto negato
Giuseppe, 9 anni, gravemente disabile perchè affetto dalla sindrome di Lesh – Nyhan che lo costringe sulla sedia a rotelle, può accedere a scuola solo grazie alla buona volontà di assistenti scolastici , insegnanti e genitori che lo sollevano di peso e gli fanno salire le scale in braccio. Avviene ad Enna , alla elementare Santa Chiara di fatto inaccessibile ai disabili. “Fino a qualche settimana fa Giuseppe accedeva a scuola da un cortile secondario, piuttosto malmesso – dice Mirella , la madre – Poi, le piogge hanno fatto crollare pezzi di una canna fumaria e i vigili del fuoco hanno chiuso l’accesso. Da allora devo elemosinare che, per la verità non lesinano la loro assistenza, l’aiuto di genitori e bidelli per consentire a mio figlio di accedere alle lezioni”. Per Giuseppe la vita in questa scuola non è facile. “Non ho mai spostato mio figlio perchè ha delle maestre e dei compagni fantastici – aggiunge la mamma – Ma a Giuseppe il pannolino lo cambiano gli assistenti scolastici per pietà. L’assistente igienico-sanitario mandato dal Comune è esonerato dal cambio del pannolino. Quindi figura totalmente inutile”. Ma c’è di piu. Mirella per mandare alla gite d‘istruzione il proprio figlio ha dovuto noleggiare una macchina, a sue, spese perche la scuola non le ha garantito un mezzo per trasporto disabile spendendo 400 euro in due anni . “Non so di cosa stia parlando”- risponde la dirigente scolastica, Maria Concetta Messina che, pare non abbia informato neppure il comune di questa vicenda. “Spendiamo oltre 200 mila euro per i disabili – dice l’assessore comunale Francesco Coliannni – Ho appreso solo ora di questa vicenda ma già domani incontrerò la mamma di Giuseppe per chiedere quali siano le necessità del bambino e , sempre, domani, inizieranno i lavori di sistemazione del cortile dal quale prima accedeva l’alunno a scuola.
La dirigente dell’I.C. Santa Chiara di Enna, Maria Concetta Messina ha diffuso una nota in cui puntualizza la propria posizione riguardo alla notizia sulle difficoltà di uno studente disabile. “La scuola fa di tutto, nei limiti delle proprie possibilità, per garantirne l’inclusione ed organizza attività e spazi in funzione della presenza di alunni con B.e.s. (Bisogni educativi speciali). Nel caso specifico – osserva la dirigente – abbiamo accolto la segnalazione dalla madre in ordine all’ente che disponeva del mezzo idoneo per portare il ragazzo in gita e la scuola se ne è assunta l’onere finanziario (per lo scorso anno, pari a 210 euro, come documentato anche dalle fatture in nostro possesso)”. “Il flusso informativo scuola-comune – aggiunge la professoressa Messina – è stato da sempre costante, tanto è vero che disponiamo di personale che si occupa dell’assistenza del minore e che, almeno dal 2014, sollecitiamo l’abbattimento delle barriere architettoniche. In merito alla canna fumaria danneggiata dai recentissimi eventi atmosferici, abbiamo notiziato il comune che già il 14 novembre ha inviato propri tecnici per una ricognizione dei danni. Ulteriore sopralluogo è stato effettuato il 18 novembre e entro questa settimana inizieranno i lavori necessari”. La dirigente puntualizza infine di non avere rilasciato dichiarazioni ufficiali sulla vicenda e che la frase “Non so di cosa stia parlando” è frutto di un fraintendimento, in seguito alla richiesta di un commento attraverso uno scambio di messaggi su Whatsapp. “Chiunque affermerà il contrario – precisa ancora – non solo dirà il falso, ma commetterà un reato e sarà chiamato a risponderne nelle sedi opportune”.(ANSA).