Kalòs racconta l’aron di Agira e la valle del menhir di Cerami
La rivista culturale Kalòs, nell’ultimo numero di dicembre, dedica due articoli a due ricchezze, intriganti e sorprendenti, della nostra provincia. Mario Rizzo ci racconta della città di Agira, la città del mito di Ercole, di Diodoro siculo e del santo nero, e del suo aron, testimonianza materiale della presenza ebraica in Sicilia fino al 1492. Un armadio di pietra che custodiva la torah, i rotoli delle leggi ebraiche, e che fino al 1996 era considerato un portale messo in salvo dopo il crollo dell’oratorio di santa Croce, prima, una sinagoga.
Ferdinando Maurici, Alfio Bonanno Nicolò Bruno, Andrea Polcaro e Alberto Scuderi presentano la valle dei menhir, a un passo da Cerami, incredibilmente sconosciuta fino all’autunno del 2019. Rimasta intatta, perché poco accessibile.
I monoliti conficcati nel terreno, ma anche i fori nella roccia opera dell’uomo, nella rupe del castello che sovrastava il paese rappresentano simboli di archeoastronomia. Indicatori di solstizio ed equinozio.
Kalòs ci guida verso itinerari fascinosi e inesplorati, verso una conoscenza lenta, di grandi prospettive, culturali ed economiche. Due riferimenti della storia e della preistoria dell’isola, due punti forti da cui ripartire per un turismo non solo di prossimità del nostro territorio.