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Informazione e disinformazione nell’era delle fake news e delle post -verità. Interessante incontro alla galleria civia

Organizzato da Progetto Città 3.0

“Informazione e disinformazione nell’era delle fake news e delle post-veritá “. E’ questo il tema dell’incontro che si è svolto nei giorni scorsi presso la galleria civica di Enna e che ha visto la presenza di numerose persone. L’evento è stato organizzato da alcuni componenti del gruppo Progetto Città 3.0 e precisamente da Antonella Leonardo, Antonella Samperi, Lucrezia La Paglia, Gina Oliveri e Irene Pintus.

Relatore dell’evento il professore Giovanni Morello, docente, formatore e giornalista pubblicista. La riflessione ha suscitato nei presenti un’attenzione particolare al mondo dell’informazione, in cui tutto viene proposto come” verità” ma in cui oggi, in realtà, è più che mai necessario sapersi muovere cogliendo il vero senso e la fondatezza delle notizie. Spesso infatti, si corre il rischio di essere trascinati in un mondo irreale e ovattato. In tanti hanno partecipato all’incontro vista la tematica piuttosto attuale.

Il l termine inglese fake news (letteralmente notizie false) indica articoli scritti deliberatamente in maniera ingannevole con l’intento di disinformare attraverso i mezzi di informazione.

Tradizionalmente a veicolare le fake news sono i grandi media, ovvero le televisioni e le più importanti testate giornalistiche.  Con l’avvento di internet, soprattutto attraverso i social media è aumentata esponenzialmente anche la diffusione di notizie false.

Tutti siamo travolti dal vortice della non-verità e della manipolazione della notizia. E la politica è la prima a farne le spese con un conseguente danno socio-culturale di dimensioni abissali.

Istituzioni, politica e le principali media company si stanno organizzando per far fronte al dilagare di questo fenomeno. Nell’attesa che venga trovata una quadratura, oggi comunque è possibile riconoscere la maggior parte delle fake news che circolano in rete in maniera abbastanza semplice. Per farlo basta, infatti, seguire il buon senso e qualche semplice regola.

1. Verificare la fonte

La prima regola fondamentale da seguire per smascherare una fake news è il controllo della fonte. Chi è che sta veicolando il messaggio? È una fonte attendibile? È un sito internet sconosciuto? Conosci l’autore dell’articolo? Chi lo ha scritto?

2. Attenzione all’indirizzo del sito (URL)

Esistono alcuni siti che sembrano essere molto simili a quelli più famosi, ma che non hanno niente a che fare con questi ultimi. Sono dei siti che fanno anche satira, ma sfruttano un nome che può ingannare il lettore.

Verificare la notizia altrove.

Hai dei dubbi su una notizia? Il titolo è troppo sensazionalistico? La cosa da fare immediatamente è quella di fare una ricerca sui principali motori di ricerca (Google, Bing, ecc.) per vedere se altri siti o altre testate giornalistiche parlano di quella notizia.

4. Non fermarsi al titolo

Spesso le fake news fanno leva sul fattore emotivo, attraverso titoli sensazionalistici e immagini accattivanti, che il più delle volte induce le persone a provare indignazione. Un’altra regola importante è quella di non fermarsi solo al titolo, leggendo il contenuto dell’articolo.

5. Non vedere complotti ovunque

Questo è un comportamento che si sta diffondendo di pari passo con il dilagare delle fake news. Molti sono, infatti, convinti che qualche entità (i media, la politica, i poteri forti, la massoneria, o non so chi) stia nascondendo loro delle notizie.

L’incontro è stato particolarmente apprezzato dai presenti. Prosegue, dunque, il ciclo di incontri organizzato dal gruppo Progetto Città 3.0, i cui componenti hanno a cuore di far emergere la coscienza civica, l’amore per la propria città, per il bene comune, ma anche l’attenzione a temi e problematiche attuali.

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