IL LIBRO DELL’AUTORE DI “VANGELI NUOVISSIMI”, MARIO VALENTINI, SARA’ RECENSITO DAI DETENUTI
Un incontro, un confronto, un’opportunità per riflettere. L’incontro con l’autore del libro “Vangeli Nuovissimi”, Quodilibet edizioni, Mario Valentini, guidato dal direttore dell’ULEPE di Caltanissetta ed Enna, Rosanna Provenzano con i detenuti del carcere di Piazza Armerina si è svolto nell’ambito del progetto del Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità , Ufficio Locale di Esecuzione Penale esterna, con la collaborazione della Proloco di Leonforte. Titolo del progetto “Una pagina, una storia…persone. Letture guidate per volare oltre i confini”. Nella biblioteca del carcere, voluta fortemente dal precedente direttore del carcere Antonio Gelardi e realizzata con passione da Samantha Intelisano, entrambi presenti all’incontro, i detenuti hanno scambiato impressioni e sensazioni sul libro di Valentini che ci presenta una versione singolare dei Vangeli, con un Gesù bambino ribelle , quasi bullo, che si fa subito amare. L’idea dell’errore umano o del peccato per i cattolici trova sempre a conforto l’amore di Dio che offre sempre la possibilità del riscatto. Interessati, preparati, attenti, gli ospiti della casa circondariale hanno dimostrato la bontà di un progetto che mette al centro il libro e la lettura come pretesto per parlare e approfondire temi ed emozioni. Dopo i saluti della direttrice del carcere piazzese Gabriella Di Franco e quelli del comandante della Polizia Penitenziaria, Salvatore Puglisi, il confronto tra Valentini e i detenuti è subito stato franco, schietto e, sicuramente interessato all’argomento. Ci sono stati anche i contributi di Marianna Cacciato, educatore del carcere di Piazza Armerina, Stefania Castellana assistente sociale dell’Ulepe, Viviana Arangio, psicologa, che stanno seguendo passo passo il progetto sotto l’egida del il giornalista Josè Trovato, presidente della Proloco Leonforte insieme a Giovanni Galanti e Maria Elena Debole, responsabili del progetto . Una giornata per stare assieme, per discutere di letteratura e sperare in un’altra vita al di fuori da quelle mura che si è conclusa con la proposta di realizzare una singolare recensione al libro di Valentini, firmata proprio dai detenuti.