Il Foyer del Teatro Garibaldi di Enna simbolo della Gogòl’Art. Gogòl e arte sempre più in sintonia: decorare il Gogòl coinvolge sempre più artisti
Il foyer del Teatro Garibaldi di Enna è diventato simbolo della cultura del sorriso. A testimoniarlo i Gogòl artistici esposti nelle 12 vetrinette all’interno del foyer, messe a disposizione dell’amministrazione dall’associazione “Per un Mondo di Sorrisi” anche per altri utilizzi, che, nel tempo, sono diventate meta ambita per numerosissimi artisti di rilevanza nazionale ed internazionale. Stiamo parlando di creativi del calibro di Gesualdo Prestipino, Mario Termini, Lucio Vulturo, Salvo Coglitori, Silvana Salinaro, Marilù Viviano, Domenico Cocchiara, Miki Degni, Giusy Crimi, Cinzia Oieni, Rina Menzo, Maria Grazia Vignera, Laura Boerci e tanti altri.
Si, sono davvero tanti gli artisti che si prestano a voler interpretare il Gogòl in base al loro gusto e alla loro sensibilità artistica infatti, oltre ai 12 Gogòl decorati esposti al Teatro Garibaldi, ne esistono ad oggi più di 500 esposti in location autorevoli in giro per l’Italia. Alcuni esempi? Il Teatro Massimo di Palermo, il Comune di Scicli, Regalbuto, Piazza Armerina e Cosenza.
Adesso nel Teatro ennese si potranno ammirare 12 Gogòl dell’artista ennese Silvana Virlinzi che, partendo dal tema della sicilianità, ha sviluppato e realizzato 12 piccoli capolavori che accoglieranno il nuovo consiglio comunale che, per la prima volta, si riunirà il prossimo 26 ottobre.
Ma la creazione di Gogòl artistici, divenuti negli ultimi anni un importante contenitore di emozioni, arte e cultura, non si limita solo alla decorazione dei Gogòl tradizionali in polistirolo, ma si è evoluta attraverso la realizzazione di sculture nei materiali più svariati come legno, marmo, ceramica, vetro, oro, bronzo e cioccolato. E quando il mondo dell’arte, con la sua sensibilità e profondità, abbraccia un progetto come Gogòl che, lo ricordiamo nasce ad Enna ed è simbolo di resilienza e che premia con il Sorriso chi ce l’ha fatta e si spende per chi ha bisogno, si può avere la certezza che un progetto come questo, colmo di valori umani, emozioni ed entusiasmo, è certamente il modo migliore per far veicolare messaggi positivi pregni di speranza che fanno conoscere Enna, sua città natale, in un’ottica di positività e di energia propositiva.
L’ “Oscar Siciliano”, così Gogòl è stato definito da Noa, come è noto, non viene decorato solo da artisti, ma anche dai bambini nelle scuole, dai diversamente abili, dai detenuti, diventando, contemporaneamente, strumento didattico, socioculturale, di aggregazione e inclusione. E, proprio in quest’ottica, è giusto sottolineare come il Museo permanente ed itinerante installato nel Foyer del Teatro Garibaldi di Enna sia motivo di orgoglio per la città, una meta per molti artisti che vorrebbero vedere il loro Gogòl esposto e, partendo da lì, andranno in giro per essere ammirati in altri importantissimi siti. Ed è interessante sottolineare come il Teatro Garibaldi di Enna, che rappresenta sia il centro culturale della città sia il luogo della politica dove si discute e si decide della cosa pubblica, è il punto da dove Gogòl parte per poi essere veicolato in tutto il mondo.
A dimostrazione dell’interesse mostrato nei confronti di Gogòl, basti pensare che il Prefetto di Perugia, Sua Eccellenza Antonio Reppucci, in viaggio in Sicilia, ha voluto fare una tappa obbligata ad Enna solo per recarsi al Teatro e visitare “là dove nasce il Sorriso”, questo a testimonianza della fortissima attenzione di moltissimi che seguono l’evoluzione di un grande progetto nato ad Enna, sostenuto dall’amministrazione comunale che ha sempre puntato sull’arte e sulla cultura, e che da Enna sta contaminando con il Sorriso tutto il Mondo.