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I nomi dei vincitori del Concorso letterario Napoleone Colajanni

Studenti, rappresentanti delle istituzioni, scrittori, giornalisti, operatori culturali e tanti, tanti ennesi hanno gremito venerdì 17 maggio la Sala Cerere di Enna per la seconda edizione della Giornata in memoria di Napoleone Colajanni.

All’interno della giornata, organizzata dall’istituto superiore Napoleone Colajanni di Enna diretto da Maria Silvia Messina, sono stati assegnati i premi del primo concorso letterario intitolato al politico e sociologo ennese.

Nella categoria adulti nella sezione poesia il premio è andato a Giuseppe Piangiamore per la silloge di tre poesie “Audentes Fortuna Adiuvat”, per la sezione multimediale premiata Laura Lo Giudice per la foto “Amici del Cuore” e per la sezione narrativa ancora Giuseppe Piangiamore sul podio per il racconto “Il viaggio di Abdullah”.

Nella categoria scuola secondaria di secondo grado, per la sezione poesia premio a Elsa Giuffrida dell’indirizzo linguistico superiore Lincoln per la silloge di tre poesie “Tutti uniti tutti insieme”, per la sezione multimediale premiati ex aequo la classe quinta A dell’indirizzo classico dell’istituto Colajanni per il cortometraggio “Notte” e Alessia Cacciato del liceo linguistico Lincoln per il cortometraggio “Dal multiculturalismo all’intercultura”.

Nella categoria scuola secondaria di primo grado, premiati per la sezione poesia gli studenti Desiré Calandra, Morena Willame e Mirea Savignano dell’istituto comprensivo De Simone di Villarosa per la silloge di tre poesie “Giallo, nero o bianco”, per la sezione multimediale premio alla classe prima C del plesso Pascoli dell’istituito comprensivo Santa Chiara di Enna per il cortometraggio “Rashida non andò più a scuola” e nella sezione narrativa podio a Ginevra Scibona del plesso Pascoli dell’istituto Santa Chiara di Enna per il racconto “Le stelle da una barca”.

Menzioni speciali sono andate a Silvia Vicari, Carmela D’Amico, Giorgia Nasonte e Angela Russo, Giuseppe Spagnolo, la classe quinta B dell’indirizzo classico dell’istituto Colajanni, Benedetta Rizza, Sofia Napoli e Maria Pia Messina.

Tutti i componenti della commissione giudicatrice sono stati presenti alla cerimonia di premiazione: oltre alla dirigente scolastica Messina (presidente di commissione), il docente dell’UniKore Sergio Severino, la presidente della Casa d’Europa Cettina Rosso e la sua vice Maria Renna, la scrittrice Angela Riviera, la docente di Lettere all’istituto comprensivo Santa Chiara (plesso Pascoli) Pinuccia Bulgarello, il giornalista Paolo Di Marco e la referente del Centro studi Colajanni Tiziana Buono.

A Napoleone Colajanni (1847-1921) gli studenti dell’istituto superiore a lui intitolato hanno dedicato un video con immagini e aforismi contro i pregiudizi razziali che ha aperto l’incontro, così come la declamazione di citazioni sul tema dell’intercultura tratti da testi scritti dello stesso fautore dell’Unità d’Italia.

A introdurre e moderare la manifestazione è stata Tiziana Buono, docente del liceo classico e referente del Centro studi “Napoleone Colajanni” e della biblioteca d’istituto “Salvatore Mazza”, che ha sottolineato l’attualità del messaggio di Colajanni, sostenitore dell’interculturalità che si oppose con fermezza alle sperequazioni sociali, al divario tra nord e sud d’Italia, al colonialismo, alla presunta superiorità della razza anglosassone su quella latina e alle teorie lombrosiane basate sul concetto di “criminale per nascita”.
Tra i presenti, il vicesindaco di Enna Ilaria Marazzotta, il direttore dei beni bibliografici della Soprintendenza ai Beni culturali di Enna Luigi Maria Gattuso, l’assessore comunale alla Pubblica istruzione Francesco Colianni, la tutor aziendale del progetto alternanza scuola-lavoro e referente del Polo bibliotecario provinciale Marcella Gianfranceschi e Maria Letizia Colajanni, nipote di Napoleone che ha ricordato la figura di suo nonno lanciando ai giovani il monito: “Non dimenticate il suo messaggio. Siate partigiani della Costituzione”.

Ospite d’eccezione, Jean-Yves Frétigné, Agregé d’histoire, studioso tra i massimi esperti della figura di Colajanni, che nel suo intervento è stato definito come primo grande meridionalista progressista e un esponente politico e intellettuale di spicco dell’Italia liberale, il primo che portò la Sicilia al centro delle vicende politiche e intellettuali europee. Frétigné donerà i suoi libri su Colajanni all’omonimo Centro studi.

Giuseppe Burgio, docente di Pedagogia generale e sociale all’UniKore di Enna, ha invece fatto un excursus sul razzismo a partire dall’età giolittiana e dal colonialismo fino a oggi, sottolineando come messaggi razzisti anche di tipo inconscio siano ancora presenti nella nostra società in cui la discriminazione nei confronti della razza nera va di pari passo con la discriminazione sessuale.

Sergio Severino, docente di Sociologia generale all’università Kore ha infine dato una lettura sociologica della criminalità, della delinquenza e della mafia nell’opera di Colajanni e ha fatto dono al Centro studi “Napoleone Colajanni” di una raccolta della “Rivista Popolare di Politica, Lettere e Scienze Sociali” di cui fu direttore lo stesso politico ennese.

Gli alunni del liceo delle Scienze umane, coordinati dalla docente Rosalba Cantalupi, hanno poi presentato un itinerario di studi approfondito nel corso dell’anno scolastico sulla lotta per la legalità e l’opposizione alla mafia in Napoleone Colajanni. Ad animare l’incontro, gli interventi musicali di due allievi del liceo musicale, il chitarrista Vincenzo Fiamingo e il violinista Ivan Scarpinato.

“Per nostra scuola e l’intera città di Enna è un dovere e un onore ricordare Colajanni – ha dichiarato la dirigente scolastica Messina – non a caso a organizzare la giornata sono state tutte e tre le anime del mio istituto, liceo classico, liceo della Scienze umane e liceo musicale, in collaborazione con il Comune di Enna. La nostra è una manifestazione destina a crescere nel tempo, anche grazie al Centro studi, perché su Colajanni impariamo sempre di più e siamo consapevoli che ancora tanto c’è da scoprire su di lui e le sue opere”.

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