E…state in health – campagna di resilienza anti Covid-19.
Nella mattinata del 7 luglio 2020, il Prefetto di Enna, dott.ssa Matilde Pirrera, ha incontrato, presso i saloni di rappresentanza della Prefettura, i Sindaci dei Comuni della Provincia e le associazioni di categoria della ristorazione, del commercio e dell’artigianato, alla presenza dei vertici delle locali Forze di Polizia, dei referenti dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro e dell’ASP di Enna.
Finalità dell’incontro è stata quella di valutare e condividere le possibili criticità legate alla ripresa delle normali condizioni di vita, focalizzando l’attenzione sui luoghi tipicamente punti di incontro soprattutto per i giovani cittadini.
Il Prefetto in apertura ha proprio puntato l’accento sul tema della naturale spinta al ritorno alle abitudini locali e alla vita comunitaria, precisando come la resilienza all’evento epidemiologico che ha segnato la vita di ciascuno debba necessariamente conciliarsi con i tradizionali aspetti di ordine e sicurezza pubblica e, da ultimo, con i profili legati alla tutela della salute e al rispetto delle misure precauzionali ancora vigenti, consistenti nel perdurante mantenimento del distanziamento sociale e del divieto di assembramenti.
Sono stati, dunque, ascoltati i referenti delle associazioni di categoria e i rappresentanti delle amministrazioni locali.
I primi hanno espresso soddisfazione per la ripresa delle loro attività grazie al buon senso della gente sebbene parte della popolazione resista ad un pieno ritorno alle occasioni di convivialità. Gli operatori del settore hanno anche voluto ringraziare le Istituzioni, l’ASP e le articolazioni territoriali delle Forze di Polizia per il costante supporto e la partecipata presenza offerti sia nella fase del lockdown che nella c.d. fase 2. È stato, infine, sottolineato che l’apprezzabile reazione dei titolari delle attività deve necessariamente accompagnarsi all’intervento ausiliario delle amministrazioni locali per il definitivo superamento della crisi ancora in atto.
Gli amministratori locali, dal canto loro, hanno focalizzato l’attenzione sulle misure adottate a sostegno delle attività di ristorazione mediante un più agevole accesso alla fruizione degli spazi esterni e una maggiore celerità nella definizione degli adempimenti burocratici, manifestando al contempo l’intendimento di prolungare l’apertura dei luoghi più suggestivi anche per la promozione di mostre ed eventi.
Quanto alla c.d. movida locale non sono state sollevate particolari criticità se non quelle connesse alla comune carenza di personale destinato alla Polizia Locale che, pertanto, non riesce ad assicurare nelle ore serali del week end il necessario monitoraggio sul rispetto delle cautele vigenti, soprattutto nelle fasce più giovani della popolazione.
Anche il referente medico dell’ASP ha messo in luce la diffusa volontà di riprendere le attività sociali e di gruppo, accompagnata tuttavia da un senso di disorientamento dettato da notizie non sempre concordanti sulla natura e attuale aggressività del virus. Proprio per questo ha manifestato la propria disponibilità a promuovere l’organizzazione di un’adeguata formazione anche al fine di superare le incoerenze comportamentali alle quali si sta assistendo in questi ultimi giorni e affiancare il sicuro avvio di attività specificamente promosse dal Governo centrale, quali ad esempio la riapertura dei centri estivi.
Da ultimo, i vertici delle Forze di Polizia si sono detti pronti ad affrontare le prossime settimane con spirito di servizio per il territorio della provincia, che seppur provato economicamente dalla cancellazione di tanti eventi sta tentando di ripartire, non dimenticando di sottolineare che il necessario monitoraggio sul rispetto delle misure sanitarie non sarà disgiunto dalla più ampia disponibilità al confronto e al dialogo che ha contrassegnato le settimane più critiche dell’imprevista pandemia.
All’esito dell’incontro gli amministratori comunali hanno espresso il loro impegno a partecipare con congruo anticipo la prossima programmazione dei locali eventi religiosi e culturali, al fine di rendere possibile la valutazione, in sede di Comitato Provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, degli aspetti non solo di safety e security ma anche di health.