Enna, raccolta plasma iperimmune, l’on. Lantieri va all’attacco
“Domani mattina (lunedì per chi legge ndr) – dice il deputato regionale Luisa Lantieri – interverrò direttamente con l’assessore regionale alla Sanità Razza per fare inserire l’ospedale Umberto I di Enna nei centri di raccolta del plasma iperimmune per la Sicilia”. La somministrazione di tale plasma agli ammalati di Covid 19 si è rilevato in parecchi casi terapeutico, con miglioramenti quasi immediati. “Sono rimasta veramente sorpresa per la nostra esclusione anche perchè nel percorso di questa cura ci ho creduto sempre e in altri momenti l’ho anche detto ripetutamente all’assessore Razza. Domani – conclude la Lantieri – ne rivoglio parlare con lui per far riconsiderare la cosa al comitato tecnico scientifico”. Del comitato fa anche parte il dottore Francesco Spedale responsabile Medicina trasfusionale dell’ospedale Umberto I di Enna che nelle riunioni che hanno portato alla decisione si è opposto all’esclusione mettendo sul tavolo proposte alternative non accolte. Adesso, grazie anche all’intervento dell’on. Lantieri, tali proposte verranno ripresentate e probabilmente rivalutate. Nei giorni scorsi il comitato tecnico scientifico regionale ha dato infatti il via libera per la raccolta a 8 centri in Sicilia. Si tratta precisamente dei servizi trasfusionali realizzati presso i Policlinici di Palermo e Catania, le Asp di Trapani, Caltanissetta e Ragusa e gli ospedali Papardo di Messina e Garibaldi di Catania. Nell’elenco mancano solo strutture presenti nelle provincie di Enna e Siracusa. L’assenza è dovuta alla mancanza dei reparti di ematologia dove è presente una strumentazione necessaria per la raccolta del plasma iperimmune e cioè l’inattivatore che blocca alcuni patogeni. La raccolta attivata ad Enna in poche ore il plasma potrebbe essere trattato in un centro autorizzato. Questo perchè il plasma deve essere congelato entro 24 ore dal prelievo. Ma come avviene l’intera procedura? Prioritariamente nel donatore viene valutato il livello di anticorpi presenti che devono raggiungere un valore alto e ben preciso, test di neutralizzazione che viene effettuato al Policlinico di Palermo. Se i requisiti corrispondono a quanto richiesto il plasma viene prelevato, inattivato e poi congelato. E’ bene precisare che oggi la terapia è ancora in fase di studio e non è stata convalidata scientificamente ma ha già dato buoni risultati. Insomma altre frecce all’arco contro il Covid 19, non utilizzarle sarebbe proprio un peccato.
Paolo Di Marco