Enna, una città che ha cambiato più volte la sua identità, oggi è vista da molti come una “Città della Noia”. Dopo essersi proclamata prima città della gentilezza, poi della cultura, e infine dei disastri, oggi Enna sembra vivere in un “mortorio continuo”, sia per quanto riguarda le opportunità offerte che per la mancanza di una movida serale che la renda vivibile, soprattutto per le nuove generazioni.
“Diverse fasce di popolazione lamentano la totale assenza di iniziative che possano ravvivare le speranze dei giovani Ennesi”, afferma Matteo Franco Russo, esponente dei Giovani Democratici di Enna. “Sia gli studenti universitari, ossia gli Ennesi adottati, sia i cittadini effettivi lamentano un completo disinteresse da parte dell’amministrazione.”
La situazione culturale e sociale della città è sotto accusa: “Dove sono le iniziative culturali? I musei che tanto ci si vanta di possedere? Dove sono le attrattive per le famiglie? Quelle per i più giovani?”, si chiede ancora Matteo Russo. La città sembra aver dimenticato di organizzare eventi che possano coinvolgere i suoi abitanti e turisti, come accade in altre città siciliane. “A Enna non c’è nulla: solo una festa di carnevale che, a confronto, è piuttosto insufficiente. A farci compagnia solo la nebbia, la mancanza di lavoro e di opportunità.”
In altre realtà siciliane, come Catania o Palermo, eventi serali per i giovani, discoteche all’aperto e stagioni teatrali ben più curate sono una consuetudine. Ma Enna sembra lontana anni luce da queste realtà. Inoltre, il sistema dei trasporti pubblici, con la difficile manutenzione delle navette urbane, e l’abbandono del centro cittadino contribuiscono a rendere la città ancora più desolata. “Il nostro centro è completamente abbandonato: i locali serali, le luci, il gaudente contesto festante sono assenti. L’Amministrazione dovrebbe creare un contesto che permetta alle attività esercenti di proliferare”, conclude Russo.
La riflessione sollevata dai GD di Enna è un appello a un cambiamento che sembra urgente.
