Enna, formalizzata la crisi. Italia viva produce lo strappo
Formalizzata questa mattina la crisi politica al Comune di Enna con l’apposizione del numero di protocollo alla nota di rimessione delle deleghe nelle mani del sindaco Maurizio Dipietro dei due assessori di Italia viva, Paolo Gargaglione e Lucia Russo. Com’è ben evidente nella data, 19/06/2020, la nota era stata depositata venerdì negli uffici comunali ma solo oggi è stato apposto il numero di protocollo. I due assessori bocciano di fatto “la prospettiva di un allargamento dei confini dell’attuale maggioranza alla Lega o ai suoi esponenti nelle liste” che sosterranno il sindaco il 4 e 5 ottobre prossimi. Il dissenso è netto, Gargaglione e Russo sollevano un “problema politico” che alla vigilia delle elezioni Dipietro e i suoi ne avrebbero fatto sicuramente e con piacere a meno. Un’apertura al partito di Salvini che la parte firmataria della nota di Italia viva non apprezza, mentre quella che fa riferimento a Rosalinda Campanile, Giuseppe La Porta e Lorenzo Colaleo rimane ben ancorata al sindaco. I fautori dello strappo la soluzione ce l’hanno e la propongono: continuare con “l’assetto politico che ha governato durante il quinquennio”. Una soluzione anticipata nei tavoli della coalizione ma che “non ha sortito la soluzione sperata” tanto da spingere una prima volta questa parte di Italia viva a ribadire la posizione “con un documento politico a firma del presidente del consiglio comunale Ezio De Rose e degli assessori Gargaglione e Russo”. Un comunicazione partorita con l’intenzione di produrre una breccia nell’accordo, che in tanti asseriscono già in essere, tra il sindaco e i due consiglieri della Lega, Giuseppe Savoca e Saverio Cuci. I renziani attendevano una “dichiarazione pubblica finalizzata a rimuovere l’ostacolo politico” che invece non sarebbe mai arrivata neppure nelle “interlocuzioni informali”. A questo punto, giovedì sera, Gargaglione e Russo, alla presenza dei coordinatori regionali di Italia viva hanno comunicato agli organi di stampa la decisione “di rimettere le deleghe assessoriali nelle mani del sindaco”. Adesso la palla passa a Maurizio Dipietro che deve comunicare la sua decisione. O tranciare ogni discorso con la Lega e riporre le basi per il reintegro degli assessori oppure andare avanti con il percorso sancito e gradito dagli altri patners.
Paolo Di Marco