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Educare alla politica, con passione e rispetto: a Enna prende il via la Scuola di Formazione Politica “Napoleone Colajanni”

“Non è una scuola di partito, è una scuola di politica”: con queste parole Paolo Garofalo ha aperto il suo discorso inaugurale della Scuola di Formazione Politica promossa dal Centro Studi Med.Mez. Napoleone Colajanni, un progetto ambizioso e lungimirante che punta a formare una nuova generazione di cittadini consapevoli, responsabili e partecipi della vita democratica.

Una scuola che nasce dalla profonda esigenza di riscoprire la politica nella sua forma più autentica: strumento di servizio, dialogo e costruzione collettiva, capace di unire visione e concretezza, ideali e azione.

Il secondo pensiero di Garofalo è stato rivolto alla figura a cui è intitolato il Centro: Napoleone Colajanni, definito “uomo laico dal pensiero aperto”, intellettuale di fine Ottocento, meridionalista, riformista, e uno dei primi a cercare una sintesi tra socialismo e realtà del Sud. Proprio nel suo nome si colloca l’identità del Centro Studi, che da anni opera come laboratorio permanente di riflessione politica, culturale e sociale nel cuore della Sicilia. Un punto di riferimento per chi vuole comprendere le dinamiche del presente attraverso la conoscenza della storia, delle istituzioni e dei valori democratici.

La proposta formativa della scuola ha già trovato un forte riscontro tra i cittadini, segno tangibile di un rinnovato desiderio di partecipazione attiva: sono 45 gli iscritti che hanno deciso di mettersi in gioco, investendo tempo e passione per approfondire i grandi temi della politica, del diritto, dell’etica pubblica e della cittadinanza.

Il primo appuntamento è fissato per giovedì 11 aprile, con la lezione inaugurale affidata a Lillo Pumilia, giornalista, scrittore e già deputato nazionale dal 1972 al 1992. Una figura di grande esperienza che accompagnerà i partecipanti in una riflessione sulla storia della Repubblica e sulla Sicilia contemporanea.

La scuola, che si estenderà fino a marzo 2026, prevede 11 lezioni obbligatorie e una ricca serie di seminari tematici, che spazieranno dalla comunicazione politica al diritto europeo, dai diritti delle donne alle politiche migratorie, fino alla costruzione di una campagna elettorale. Uno sguardo multidisciplinare per formare cittadini capaci di leggere la complessità del presente e immaginare il futuro.

Tra i relatori si alterneranno figure di primo piano del panorama politico, accademico e istituzionale, tra cui Salvo Andò, Marco Cappato, Leoluca Orlando, Salvo Fleres, e molti altri nomi di prestigio nazionale. Non mancheranno anche momenti pratici: i partecipanti saranno coinvolti in simulazioni di consigli comunali, giunte e processi decisionali, per vivere la politica anche dal punto di vista esperienziale e operativo.

L’obiettivo dichiarato è chiaro e potente: “ripartire dall’educazione politica e civica”, per invertire la rotta rispetto a decenni di disaffezione e progressivo allontanamento dalla cosa pubblica, soprattutto da parte della classe media. Un vuoto che ha lasciato spazio all’antipolitica, al populismo, alla superficialità delle scorciatoie retoriche.

In un momento storico in cui prevalgono la sfiducia, la disillusione e l’indifferenza, questa scuola rappresenta un atto di coraggio e speranza. È un invito collettivo a tornare a credere nella politica come strumento di giustizia, partecipazione e cambiamento. A rispettarla, studiarla, amarla.

Perché solo se torniamo a prenderci cura della politica, potremo davvero prenderci cura della nostra società.

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