Gioia immensa ed entusiasmo questa mattina nella sede del Liceo delle Scienze umane e Musicale sito in via Ingrà a Enna Bassa. L’IIS “N. Colajanni” ha ospitato il fondatore dell’associazione “Libera nomi e numeri contro le mafie” Don Luigi Ciotti. Già da qualche giorno gli alunni dei tre indirizzi: Scienze Umane, Musicale e Classico, seguiti dall’insegnante responsabile per la legalità, hanno organizzato la mattinata che ha visto protagonista l’uomo che, con la sua instancabile opera, dedica la sua vita alla lotta all’illegalità e al ricordo delle vittime innocenti delle mafie. L’incontro è stato promosso dall’associazione “Libera” presidio di Enna, nell’ambito del percorso “I Cento Passi”. Don Luigi Ciotti, in visita a Enna, un mese prima della giornata della memoria e dell’impegno, che si terrà proprio il 21 marzo a Palermo, accolto con fervore dall’orchestra del liceo musicale, ha rivolto agli alunni un profondo e intenso discorso: passando dal suo inizio con i tossicodipendenti, all’impegno con la comunità “Abele” da lui fondata, fino al ’95, anno in cui sente la necessità di dare un nome alle numerose vittime di mafia, poco conosciute. Don Ciotti ha, poi, soprattutto, raccomandato ai giovani di non trascurare mai le relazioni e la conoscenza, per realizzare pienamente la loro esistenza. L’incontro è iniziato con il saluto della Dirigente Prof.ssa Maria Silvia Messina, che si è detta felice di ospitare nel suo istituto la persona che più di qualunque altro sa coinvolgere giovani studenti, la parola è passata, poi, ai rappresentanti degli studenti, i quali con parole e musica hanno espresso il loro spontaneo grazie a Don Ciotti. Non è mancato un pizzico d’emozione negli studenti, provenienti da vari paesi limitrofi, i quali hanno raccontato la difficile realtà che, in qualche caso, vivono giorno dopo giorno, nel tentativo di comprendere e contrastare l’illegalità e la mentalità mafiosa, ma anche il desiderio di realizzare la “Primavera” del loro paese .<Le parole di Don Ciotti hanno sicuramente dato risposte e speranze che, oggi, noi insegnanti abbiamo difficoltà a dare ai nostri alunni>, ha detto la Prof.ssa Cantalupi, referente per la legalità. L’incontro si è concluso con il dono di un dipinto, realizzato dagli studenti, raffigurante il grido di giovani che cercano giustizia ma hanno, anche, bisogno di autentiche guide. <Una speciale “lezione” davvero coinvolgente è quella che si è tenuta oggi nell’Istituto che dirigo> ha detto la Dirigente, <un Istituto Superiore sempre più vicino al territorio, che fornisce agli studenti strumenti per realizzare il loro desiderio di libertà e di giustizia e ha come primo scopo la formazione di giovani, consapevoli cittadini, attivi e impegnati a rimuovere ostacoli che limitano il bene comune>.
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