DOMICILIARI AI MAFIOSI E’ AFFRONTO AI FAMILIARI DELLE VITTIME”
Lo sostiene in una nota l’associazione “Memoria e Futuro” secondo cui ‘’non si spiega come mai si cominci ad affrontare l’emergenza in carcere proprio dai detenuti al 41 bis, che paradossalmente, a causa della condizione di isolamento, sono meno esposti al contagio’’. ‘’Si facciano i tamponi e si prendano tutte le misure necessarie a salvaguardare la salute dei boss detenuti, compreso il ricovero in strutture ospedaliere piantonate dalle forze di polizia o da agenti di custodia – prosegue la nota – ma si eviti ai familiari delle vittime di mafia e delle stragi il rischio di incontrare per la strada i carnefici dei propri cari’’. ‘’Altrimenti resta forte il dubbio – conclude la nota – che qualcuno immagini l’emergenza Covid-19 come un grimaldello per dare corso finale alle promesse del ‘’papello’’ della trattativa Stato-mafia, tra cui, com’è noto, l’abolizione del 41 bis, di fatto realizzata con i boss stragisti ai ‘’domiciliari’’.