Rientrano a casa soddisfatti e con un bel secondo posto, i ragazzi della II B della scuola media dell’I.C Neglia – Savarese che hanno partecipato al concorso nazionale di idee Macroscuola dal titolo: la scuola che vorrei.
Una delegazione di alunni, insieme alla professoressa referente del progetto, Rossella Signorello, si trova ancora a Roma dove è andata a ritirare il premio dopo aver superato la fase regionale del concorso.
Il concorso è promosso dall’ANCE giovani. Gli alunni della II B della scuola media Neglia -Savarese, guidata dalla dirigente Marinella Adamo, hanno avuto modo di sognare la loro scuola ideale e di realizzarla in un plastico. Il risultato è stato sorprendente. La scuola diventa un luogo di inclusione, di incontro di sperimentazione. Laboratori, piscine, anfiteatri, piste ciclabili.
Il progetto “La Scuola che vorrei” ha visto i ragazzi impegnati nello studio di un ambiente ideale dove poter trascorrere non solo le ore scolastiche. Il progetto ha portato alla realizzazione di un plastico finale.
“Tale attività ha rappresentato un momento di incontro e di creatività, di studi anche tecnici da parte degli alunni che hanno condiviso esperienze e punti di vista in una classe che è diventata “ambiente di apprendimento” coinvolgente, di attivazione pratica del sapere, in cui sono state formulate traiettorie innovative della conoscenza e in cui gli alunni sono diventati protagonisti curiosi del pensare, del progettare e ricercatori attenti della soluzione più giusta e più adatta- ha dichiarato la professoressa Signorello-. Attingendo alle risorse e alle figure professionali a loro vicine, la scuola progettata risulta attenta alle esigenze di loro giovani alunni e, allo stesso tempo, risponde alle richieste dei docenti e delle famiglie. Nulla di utopico o inattuabile, ma tutti “sogni urbani” con un forte potenziale di fattibilità, nel pieno rispetto della sostenibilità ambientale e dell’efficace utilizzo dei tanti spazi. La classe è stata suddivisa in 5 gruppi di lavoro eterogenei e, attraverso una metodologia fondata sul cooperative learning, si è creata un’efficace interdipendenza positiva tra i membri del gruppo: i compiti sono stati suddivisi in parti e ognuno si è sentito responsabile della mansione assegnata in maniera complementare e interconnessa. Gli alunni, dapprima incuriositi dal compito da svolgere, hanno raccolto le idee, quindi pianificato e organizzato il lavoro dei singoli gruppi (gruppo 1: progettazione planimetria; gruppo 2: relazione; gruppo 3: ricerca misure ecosostenibili ed indagini; gruppo 4: elaborazione plastico; gruppo 5: elaborazione materiale in supporto informatico). Dopo aver progettato uno schizzo del disegno tecnico su un semplice foglio di carta e aver definito in seduta plenaria la forma della struttura e gli ambienti interni ed esterni ritenuti fondamentali, gli studenti hanno attuato il piano di lavoro, consultando le risorse, apportando migliorie, prevedendo monitoraggi costanti del lavoro svolto e momenti di confronto con i membri degli altri gruppi”.
Alla premiazione oggi ha partecipato una rappresentanza della II B composta da Felice Lorenzo, Gervasi Dalia, Marmo Federico, Scardilli Giulia, Rivoli Gaia insieme alla professore Rossella Maria Signorello e Katya Tirrito di Ance Enna.
Presente anche una delegazione della 3 B e 3 C della scuola Giusti di Agira. Anche loro hanno superato la fase regionale del concorso accedendo alla nazionale. Il premio loro destinato è un software della Microsoft.
“Sono molto soddisfatto di questa edizione e dei risultati ottenuti a livello nazionale – commenta Mario Saddemi presidente dei giovani Ance Sicilia-. Mi complimento con tutti i ragazzi per i lavori svolti”.