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Cives: siamo fieri del risultato ottenuto. Grazie

Il mio infinito ‘GRAZIE’ va alle quasi mille attestazioni di fiducia espresse alla mia persona e alla splendida realtà di Civ.Es che ho avuto l’onore di rappresentare alle Amministrative 2020.
Abbiamo dato il massimo e ci siamo presentati con vero spirito di squadra. Abbiamo parlato alle persone (e non alle loro pance) di un progetto di rilancio della città, di risveglio delle coscienze, di rigenerazione politica, di rifiuto delle solite logiche.
Abbiamo messo la faccia, ci siamo assunti la responsabilità, abbiamo lavorato con passione e amore per la nostra comunità cittadina, abbiamo gettato ponti, abbiamo ascoltato e raccolto istanze, abbiamo affrontato scogli durissimi, abbiamo vissuto l’affanno di chi vuol restare libero.
La COERENZA, di cui siamo fieri e che NON pensiamo affatto sia appannaggio degli illusi, l’abbiamo pagata molto cara. Sapevamo infatti sarebbe stata premiata da pochi.
Il consenso ottenuto da Civ.Es infatti è espressione del voto LIBERO. Libero da qualsiasi condizionamento politico, svincolato da accordi su futuri appuntamenti elettorali, esente da promesse, affrancato da strategie di potere, scevro da obblighi di qualsiasi natura. E se si pensa alle condizioni di inferiorità della nostra lista rispetto alle liste corazzate con cui sono scesi in competizione Maurizio Dipietro e Dario Cardaci, è un risultato in termini percentuali più che straordinario, che siamo fieri di avere ottenuto.
Ma come ormai di consueto, nell’esercizio dell’analisi del voto, sia seduti a un bar che nelle sedi di partito, chi perde, anziché rassegnarsi al responso che ha dato la città, si giustifica scadendo nelle recriminazioni, nei giudizi e persino nelle accuse. Sembra adesso, secondo la tesi di qualche illustre esponente della stampa locale, che la colpa della débâcle del PD e della coalizione del candidato Cardaci è colpa di chi, come noi, ha operato la scelta di correre in solitaria, rimproverandoci persino una certa “presunzione e arroganza”. Consigliamo un’utile verifica sul significato di “etica politica”, in essa non è mai contemplato il termine “suicidio”.
Civ.Es chiede rispetto per le proprie scelte e non accetta lezioni da nessuno. Q-ualcuno tra l’altro sa benissimo, poiché lo ha previsto in un suo articolo, che neanche se noi di Civ.Es insieme ai Cinquestelle, mettendoci dentro, per paradosso, anche la Lega, si sarebbe mai smontato il 58 percento di Dipietro.
Noi di Civ.Es vogliamo piuttosto invitare gli ennesi a cimentarsi ad una “analisi del voto” diversa, più stimolante, facendo un serio distinguo ed elevando il ragionamento su livelli più alti che non sia “il rasoterra” della conta. Si provi una volta per tutte a riflettere sulla qualità della proposta politica nella sua interezza: programma, metodo, azione.
Civ.Es è stata, e resterà sempre, dalla parte dei cittadini e di chi ama la buona politica. Da questo risultato, per noi più che positivo, RIPARTIAMO tornando là dove siamo sempre stati: IN MEZZO A VOI, per costruire insieme un tessuto sociale rinnovato e libero! Saremo da pungolo, offriremo collaborazione, proporremo idee e suggerimenti, ma vigileremo, determinati come sempre.
Maurizio Bruno

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