CHI PROTEGGE I TETTI DI ENNA?
Né droni, né visioni aeree. Non sono necessari. I tetti di Enna fanno parte di una visione quotidiana collettiva, sono parte dell’impatto visivo nei suoi sali e scendi. L’altopiano ondulato li mostra da varie prospettive, in più posti. Da case dirimpettaie. Da terrazze e finestre. Affastellati, l’uno a sovrastare l’altro. Ma, dopo un freno a modifiche mansardate, talune improponibili, continua una sostituzione lenta e continua. Un equilibrio sbilanciato, malgrado non poche scelte affettive di mantenimento. Sempre meno coppi siciliani, sempre più marsigliesi. In qualche caso, come una via di mezzo, tegole rosse o imitazioni dei tetti di una volta. Una perdita di identità progressiva del profilo della città. Una limitazione della sua musicalità visiva. C’è modo di mantenere la loro identità? Si può in qualche modo rimediare?
Mario Rizzo