Caso Rugolo: il sacerdote querela la giornalista Rizzo
Preoccupazione viene espressa dal consiglio dell'ordine dei giornalisti
Sarà la Cassazione a stabilire se il post pubblicato sul profilo social della giornalista Pierelisa Rizzo, denunciata da Don Giuseppe Rugolo per diffamazione e pubblicazione di atti procedurali, dovrà essere oscurato. A denunciare la giornalista è stato proprio Don Rugolo, il sacerdote arrestato per violenza sessuale su minori. Rugolo aveva chiesto il sequestro dei supporti informatici delle pen drive e dei telefoni della giornalista e la cancellazione del post nel quale vengono mostrate le chat, a sfondo sessuale, intercorse tra il sacerdote ed un giovane della provincia di Ferrara. La Procura di Enna, però, non ha ritenuto di procedere al sequestro, le chat erano già contenute nel’ordinanza di arresto del sacerdote dell’aprile dello scorso anno, e si è appellata alla Cassazione sulla decisione del Gip di procedere all’oscuramento del post. “
Il consiglio dell’Ordine dei giornalisti di Sicilia esprime viva preoccupazione per il caso della collega Pierelisa. Secondo il consiglio dell’Ordine, iniziative di questo genere rischiano di intralciare l’attività professionale della giornalista che riferisce atti e fatti di pubblico interesse. Il consiglio esprime anche la propria netta contrarietà rispetto alla richiesta di sequestro di pc, telefoni, tablet e pen drive: strumenti fondamentali per il lavoro giornalistico, che possono peraltro contenere dati sensibili anche in relazione al rapporto tra la cronista e le fonti.