Campagna permanente della Polizia di Stato contro la violenza di genere «Questo non è amore».
Nella mattinata del 25 novembre 2019, a Enna, in piazza VI Dicembre, in occasione della “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”, si è svolta la campagna di sensibilizzazione “Questo non è amore”, che rientra nel novero delle attività permanenti della Polizia di Stato contro la violenza di genere.
Per l’occasione, è stato allestito il camper della Polizia di Stato della Questura di Enna che ha ospitato un ufficio mobile pronto a ricevere le segnalazioni di chi è in cerca di aiuto, con la presenza di personale specializzato in materia della Divisione Polizia Anticrimine, dell’Ufficio Sanitario, della Squadra Mobile e della Polizia Scientifica. Hanno pure preso parte all’evento personale sanitario qualificato del Pronto Soccorso dell’Ospedale “Umberto I” di Enna e della Direzione Centrale Operativa 118 del bacino di Caltanissetta-Agrigento-Enna, volontarie dell”Associazione “DonneInsieme – Sandra Crescimanno” e una psicologa.
Alla cittadinanza sono state illustrate le diversificate iniziative intraprese e le prassi consolidate, che realizzano un intervento immediato, efficace e riservato, in materia di assistenza, cure mediche, sostegno psicologico, percorsi di accoglienza e procedure operative. Diffuse pure brochure tematiche.
La Polizia di Stato, inoltre, al fine di rendere concreta l’attenzione al contrasto del fenomeno criminale della violenza di genere e la necessaria tutela delle vittime, ha ricordato la recente adozione del provvedimento legislativo noto come “Codice Rosso”, che prevede una “corsia preferenziale” per questo tipo di emergenze in materia di soccorso, assistenza socio-sanitaria e legale e con indagini più veloci. Previste, inoltre, pene più severe per i responsabili e l’introduzione di altri reati (costrizione o induzione al matrimonio; diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti; deformazione dell’aspetto della persona mediante lesioni permanenti al viso), al fine di tutelare maggiormente le vittime di violenza domestica e di genere. La nuova legge prevede anche altri tipi di intervento, sia di natura preventiva che repressiva.
Da ricordare, infine, l’importanza dei “Centri Antiviolenza” e delle Associazioni e delle Amministrazioni del territorio che si occupano della tutela delle donne, con le quali la Polizia di Stato intrattiene intensi e proficui rapporti per migliorare le prassi operative di prevenzione e contrasto dello specifico fenomeno.