Autorizzato il laboratorio per la ricerca del Coronavirus presso il Presidio Ospedaliero Chiello di Piazza Armerina
Il Dipartimento Regionale per le Attività Sanitarie e Osservatorio Epidemiologico dell’Assessorato alla Salute, con una nota a firma dei suo dirigenti, ha autorizzato il Direttore Generale dell’ASP di Enna ad attivare il laboratorio per la ricerca del Coronavirus presso l’Ospedale Michele Chiello di Piazza Armerina. Il Laboratorio opererà secondo la procedura prevista dalle linee guida nazionali e in raccordo con la metodologia certificata dei laboratori di riferimento regionale.
Il Direttore Generale, Francesco Iudica, ringrazia “.il Governo Regionale per avere accolto l’istanza. Ci siamo già adoperati per poter a giorni attivare il servizio che la Microbiologia di Piazza Armerina, unica struttura provinciale, saprà certamente garantire con professionalità e dedizione”.
Bruno Morante, Responsabile del Laboratorio di Biologia Molecolare di Piazza Armerina, sottolinea:
“La favorevole circostanza che questo laboratorio di biologia molecolare si trovi già nelle condizioni di poter eseguire, in un momento così critico, l’esame sui tamponi naso-faringei per la ricerca del COVID19, deriva da una visione lungimirante della direzione strategica aziendale che aveva già accolto con entusiasmo la mia idea di realizzare, presso questa ASP, un laboratorio di biologia molecolare, che ad oggi rappresenta la frontiera più avanzata della diagnostica clinica. Proprio per questo motivo, il laboratorio è già dotato di tutte le sofisticate apparecchiature e strumentazioni atte a fronteggiare l’attuale emergenza corona-virus eseguendo i test, con le stesse metodiche in biologia molecolare adottate da più avanzati laboratori nazionali come lo Spallanzani di Roma e il Sacco di Milano. Indubbiamente si tratta di un notevole impegno lavorativo, non scevro da rischi che, tuttavia, sia da parte mia che della mia equipe sarà affrontato con passione e dedizione. Ringrazio tutti coloro, dagli addetti alla sanificazione, ai manutentori, ai tecnici di ingegneria clinica, fino ai dirigenti sanitari e amministrativi che hanno reso possibile, in tempi brevissimi, realizzare le misure straordinarie per mettere questo laboratorio nelle condizioni idonee a far fronte a tale evento eccezionale.”
Nell’ambito della nostra Provincia, dal punto di vista sanitario, come mai non si tiene conto delle strutture, nuova e vecchia dell’ospedale FERRO BRANCIFORTI CAPRA da utilizzare al meglio in questa emergenza?