Ati Enna, tariffa abbattuta dell’8 per cento rispetto alle previsioni. Cammarata: “Abbattere i costi è un problema per cui i sindaci non possono essere lasciati da soli”
“La tariffa per il 2023 è abbattuta rispetto a una previsione di aumento dell’8 per cento dell’anno
in corso, ma da noi ovviamente non c’è alcun trionfalismo, perché sappiamo che arrivare
all’abbattimento dei costi è un obiettivo difficile, un problema per cui stiamo impegnando la
deputazione: i sindaci non possono essere lasciati da soli dopo tutto quello che hanno fatto. Il
problema va affrontato da tutte le istituzioni assieme”.
Così il presidente dell’Ati di Enna Nino Cammarata, a margine dell’assemblea odierna,
commenta l’approvazione quasi unanime dei sindaci presenti all’assise, con il solo voto contrario
del sindaco di Agira, della proposta di tariffa per l’anno 2023. Doppio quorum ampiamente
raggiunto per la votazione, erano assenti al voto solo i Comuni di Assoro, Cerami e Enna. Per
quanto riguarda il capoluogo, va evidenziato che nonostante l’assenza di rappresentanti
dell’amministrazione, l’assemblea dei soci dell’Ati ha varato una proposta su cui incide, per il 4
per cento in aumento, proprio un intervento straordinario da realizzare qui, nella cosiddetta zona
“del Pisciotto”. Tariffa abbattuta rispetto alle previsioni, insomma, nonostante un’inflazione al
10 per cento e un aumento dei costi energetici pari al 100 per cento.
“Nel 2023 – prosegue il presidente – l’Ati investirà 72 milioni e mezzo di euro per rifare reti
idriche, depuratori e per nuove progettazioni. Realizzeremo interventi importanti in diversi
centri, tra cui il capoluogo, e opereremo per fronteggiare la più grossa crisi energetica degli
ultimi cinquant’anni. E nonostante questo, oggi, la nostra assemblea è riuscita ad approvare una
tariffa abbattuta rispetto alle previsioni. Ma si sappia che solo un’enorme iniezione di
contribuzione pubblica al 98 per cento, perché questo rappresenta il React Eu per la nostra
provincia, ha reso possibile l’abbattimento degli aumenti previsti in precedenza, che erano pari
all’8 per cento in più rispetto al 2022. Riusciamo a mantenere la tariffa inalterata. Le chiacchiere
e la demagogia li lasciamo ad altri, da noi solo atti concreti”.
“L’impegno dell’Ati è continuare a ricercare risorse pubbliche tali da porre a carico di queste
ultime l’intera attuazione degli investimenti infrastutturali mancanti, al fine di compensare il gap
e ridurre ulteriormente le tariffe: per questo nei prossimi giorni coinvolgeremo le nostre
deputazioni regionale e al Parlamento, oltre che la Prefettura – conclude Cammarata -. Spiace
notare che nonostante gli sforzi di questa Presidenza, che ha portato Enna a ottenere i più alti
finanziamenti del React Eu, in proporzione, in tutta Italia, 58 milioni di euro che consentiranno
di ammodernare la rete idrica senza gravare sulle bollette, c’è ancora chi fa del populismo sulle tariffe. Vorrei far notare a tutti che se non avessimo ottenuto questi fondi, gli interventi si
sarebbero dovuti attuare ugualmente e il 31 per cento della spesa sarebbe gravata sulle tariffe.
Purtroppo ci troviamo in un’era in cui luoghi deputati alla democrazia, come i social network,
divengono l’arena per campagne di disinformazione e d’odio fine a sé stesso”.