Al via la campagna vaccinale da mercoledì sei novembre
Il management dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Enna, composto dal dr. Francesco Iudica, Direttore Generale, dalla dr.ssa Sabrina Cillia, Direttore Amministrativo, e dal dr. Emanuele Cassarà, Direttore Sanitario, ha sottoscritto con i medici convenzionati il protocollo d’intesa per la campagna antinfluenzale 2019/20120, stilato con il contributo operativo del Dirigente Responsabile dell’U.O. di Epidemiologia e Statistica Sanitaria dr. Franco Belbruno e del dr. Giuseppe L’Episcopo, Referente aziendale della campagna di vaccinazione antinfluenzale 2019/2020 per i rapporti tra l’ASP di Enna, i Medici di Medicina Generale e i Pediatri di Libera Scelta.
I cittadini aventi diritto, anziani, soggetti a rischio per patologie croniche debilitanti (diabete, malattie immunitarie, cardiovascolari, respiratorie croniche), donne nel secondo e terzo trimestre di gravidanza, medici e gli altri operatori sanitari, soggetti addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo (forze dell’ordine, vigili del fuoco, ecc.) e categorie di lavoratori (veterinari, allevatori, macellai, trasportatori di animali vivi, ecc.) possono recarsi negli ambulatori dei Medici di Medicina Generale, dei Pediatri di Libera Scelta e negli ambulatori vaccinali territoriali per effettuare gratuitamente le vaccinazioni.
Negli ambulatori vaccinali dell’ASP saranno garantite inoltre le vaccinazioni di coloro i cui medici non avessero aderito alla campagna vaccinale e di coloro che sono temporaneamente presenti sul territorio dell’ASP e senza scelta del medico.
L’influenza con le sue complicanze si presenta con epidemie annuali durante la stagione invernale e rappresenta un serio problema di Sanità Pubblica e una rilevante fonte di costi diretti (spese sanitarie) e indiretti (assenze dal lavoro) per l’attuazione delle misure di controllo, della gestione dei casi e delle complicanze della malattia.
Gli obiettivi della campagna vaccinale stagionale contro l’influenza sono la riduzione del rischio individuale di malattia, ospedalizzazione e morte e la riduzione dei costi sociali connessi con morbosità e mortalità e possono essere raggiunti se c’è una copertura vaccinale totale minima di ameno il 75% e desiderabile del 95% per evitare la circolazione del virus.
Un aspetto indifferibile per il conseguimento di questi obiettivi è l’incremento dell’adesione alla vaccinazione del personale sanitario al fine di non diventare un possibile veicolo di infezione per i pazienti ricoverati in ospedale e per gli ospiti di residenze per anziani.
“La prevenzione dell’influenza va fatta soprattutto vaccinandosi – sottolinea il dr. Belbruno.
Si raccomanda di praticare sempre le misure di igiene e protezione individuale: lavaggio delle mani buona igiene respiratoria, coprire bocca e naso quando si starnutisce o tossisce, isolamento volontario a casa delle persone con malattie respiratorie febbrili specie in fase iniziale, uso di mascherine da parte delle persone con sintomatologia influenzale quando si trovano in ambienti sanitari.”