DRPC, Prefettura e Autonomie locali della provincia di Enna insieme per la mitigazione dei rischi
Dopo Aidone, la “Settimana nazionale di Protezione Civile” arriva Centuripe
Molto proficuo e ricco di contenuti, anche il secondo degli incontri promossi dalla Prefettura di Enna con i Sindaci della provincia, svoltosi a Centuripe nella mattinata del 16 ottobre.
Nell’interessante contesto del Museo Archeologico Regionale, il Sindaco di Centuripe, dott. Elio Galvagno, ha dato il via ai lavori, sottolineando che un territorio come quello ennese ha caratteristiche e conformità tali da richiedere un impegno quotidiano e di prospettiva, consolidando, supportando e valorizzando il sistema che opera in emergenza.
Perciò, ha voluto ringraziare il Prefetto, dott.ssa Giusi Scaduto, per l’importante opera di coordinamento assicurata, nonché il Comandante Provinciale dei Vigili del Fuoco di Enna, Ing. Salvatore Rizzo, l’Ispettore Ripartimentale delle Foreste di Enna, dott. Giuseppe Nasello, i rappresentanti delle Forze di polizia, territoriali e locali, il volontariato per l’instancabile azione di salvaguardia delle pubblica e privata incolumità.
Gli interventi dell’Arch. Biagio Bellassai (Dirigente del Servizio Rischi Antropico e Ambientali del Dipartimento Regionale Protezione Civile) e dell’Arch. Marinella Panebianco (del Centro Polifunzionale Decentrato – Idro) hanno favorito un dibattito, a tratti anche acceso, utile a far emergere le difficoltà tra cui si muovono gli Enti locali e, in generale la Pubblica Amministrazione, specie per la carenza di risorse finanziarie ma anche possibili percorsi innovativi di sinergia interistituzionale.
In tale ottica non hanno mancato di contribuire i Sindaci e gli Assessori di Agira, Assoro, Catenanuova, Gagliano Castelferrato, Leonforte, Nissoria, Regalbuto e Sperlinga che hanno partecipato insieme ai dirigenti degli Uffici tecnici, dei Servizi sociali e ai Comandanti delle Polizie locali.
Ciascuno ha offerto la propria esperienza ed evidenziato le varie criticità, tecniche e di sistema, riscontrate nel proprio ambito di attività, formulando poi concrete proposte che il Prefetto ha dato la disponibilità ad esaminare nel corso di un ulteriore approfondimento congiunto anche con il Libero Consorzio di Enna.
Tra le ipotesi considerate: nuove modalità di coinvolgimento dei cittadini e delle associazioni di categoria con l’obiettivo di ridurre i rischi; favorire il diffuso utilizzo di strumenti già disponibili (quali l’App Io Segnalo); potenziare il monitoraggio nelle aree e nei momenti più critici – in particolare per l’innesco degli incendi – con il contributo del volontariato di protezione civile e delle guardie volontarie venatorie; elaborare proposte progettuali a carattere provinciale volte ad intercettare appositi finanziamenti per interventi di prevenzione o superamento di dissesti idrogeologici; revisione dei contenuti delle ordinanze sindacali in materia di prevenzione incendi, pulizia e recinzione fondi.
Il Prefetto ha voluto ribadire che il vero punto di forza del sistema nazionale di protezione civile è nella capacità di ciascuna componente, pubblica e privata, di porre al servizio del bene comune la propria organizzazione e la propria competenza. Nelle varie situazioni emergenziali che hanno interessato il territorio provinciale anche negli scorsi mesi (incendi, piogge intense e concentrate), il sistema locale ha confermato una rapida capacità di risposta, con il concorso delle componenti statali ove si è reso necessario.
Ora – ha concluso il Prefetto – occorre porre massimo impegno e rinnovata energia nell’azione di prevenzione e pianificazione, volta alla decisa mitigazione dei fattori di rischio. Si tratta, come sottolineato dal Capo del Dipartimento Nazionale di Protezione Civile, di un ambizioso progetto innanzi tutto culturale che ci vede tutti coinvolti come comunità con piena responsabilità e in maniera coordinata oltre che integrata.