Assoro Leonforte: nascondono lo stupefacente dentro il casotto dell’acqua
Arrestati dalla polizia tre giovani
Enna, Assoro Leonforte: nascondono lo stupefacente – destinato a rifornire il circondario – all’interno di un casotto dell’acqua, sito in una impervia zona rurale ; ma durante un viaggio Nella tarda serata di ieri la Polizia di Stato di Enna ha tratto in arresto tre giovani, due leonfortesi ed uno di Assoro, ed in particolare ALGERI’ Angelo classe 1997, ARPIDONE Antonino, classe 1998 e VIRZI’Salvatore, classe 1993, colti in flagranza del reato di detenzione e trasporto ai fini di spaccio di un cospicuo quantitativo di sostanza stupefacente, marijuana, complessivamente oltre 1,7 chilogrammi, rinvenuta sia all’interno di uno dei veicoli a bordo della quale viaggiava uno degli arrestati, che di un casotto dell’acqua, ubicato in una zona rurale, utilizzato come nascondiglio.
L’arresto trae origine dall’implementazione dei servizi finalizzati alla prevenzione dei reati in genere – voluta dal Sig. Questore di Enna Dr. Antonino Pietro Romeo – in occasione delle festività di Ferragosto, ed in particolare della maggiore richiesta nel periodo di ferie, di sostanze d’abuso da parte dei giovani.
In particolare, gli uomini della Squadra Mobile di Enna e del Commissariato di P.S. di Leonforte effettuavano un complesso servizio di controllo del territorio, nei centri urbani e lungo le arterie stradali, anche quelle meno battute, che collegano centri cittadini ed aree rurali della provincia, ed in particolare quelli del circondario di Leonforte e di Assoro.
In tale contesto i poliziotti notavano i tre giovani, a bordo di due auto, allontanarsi dal centro di Leonforte, per raggiungere un punto molto isolato della zona rurale di Assoro, attraversando strade secondarie scarsamente battute e non facilmente percorribili, che per lo più collegano aziende agricoli e terreni. Ad un certo punto, una delle auto si inoltrava verso la fine di una strada interrotta da una frana, fermandosi in prossimità di un casotto dell’acqua, dove due giovani iniziavano ad armeggiare e prelevare qualcosa. Subito dopo, quest’ultima auto raggiungeva l’altra macchina, e dopo essersi incrociati, i due veicoli percorrevano ancora una volta un itinerario insolito, percorrendo strade secondarie, che ritornano verso la cittadina di Leonforte.
Gli investigatori ennesi e leonfortesi, dopo aver pedinato i due veicoli per diversi chilometri, decidevano di procedere al controllo delle auto e degli occupanti. L’attività di perquisizione, nell’immediatezza, permetteva di rinvenire nell’auto dell’ALGERI’ una busta contenente numerosi “pacchetti” di marijuana, confezionati “sottovuoto”, nonché un bilancino elettronico di precisione, idoneo ad essere utilizzato per confezionare lo stupefacente in quantitativi minori o singole dosi. Altri bilancini di precisione verranno poi trovati a casa dell’ALGERI’.
Successivamente i poliziotti si recavano presso il casotto dell’acqua ove si erano fermati gli altri due giovani, rinvenendo all’interno di esso, dei contenitori con all’interno delle buste di marijuana per un totale di oltre 1,100 chilogrammi, nonché vario materiale idoneo a confezionare lo stupefacente in dosi
Pertanto, nella considerazione:
della particolare organizzazione criminale messa in atto dai giovani, i quali sono stati sorpresi in possesso di rilevanti quantitativi di stupefacente, disponendo di un nascondiglio per occultare la droga, un casotto diroccato, ubicato in una area rurale periferica, difficile da raggiungere, ben preservata da attenzioni indiscrete, quali l’ordinaria attività di controllo del territorio delle Forze di Polizia; stupefacente già confezionato in “pacchetti”, del peso di 50 grammi circa ciascuno, che denota che la probabile attività di spaccio fosse rivolta ad altri “pusher”, o comunque particolari clienti, disponibili ad acquistare consistenti quantitativi; della disponibilità in capo all’ALGERI di ben tre bilancini, oggetti necessari per frazionare con precisione i quantitativi di stupefacente; della quantità dello stupefacente, oltre 1,700 Kg, rinvenuta a carico degli arrestati, idonea a confezionare oltre 6000 “spinelli”, quantitativo capace di saturare il mercato illecito degli stupefacenti della città di Leonforte e dei centri limitrofi (Assoro e Nisseria), per diverse settimane, considerato che la popolazione di tali comuni ammonta a poco più di 22.000 abitanti complessivamente;
all’esito dell’attività di polizia, pertanto, i giovani venivano tratti in arresto e, come disposto dall’A.G. procedente, la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Enna, che coordina brillantemente le indagini nella persona del Sostituto Procuratore Dr. Salvatore Interlandi, posti agli arresti domiciliari presso le loro abitazioni.