Molestie ad una turista belga. Denunciato piazzese
Piazza Armerina (EN) : denunciato in stato di libertà per violenza privata
Nella decorsa domenica 04.08.2019, gli uomini del Commissariato di P.S. di Piazza Armerina (EN) hanno denunciato i stato di libertà G.M., classe ’79, per il reato di violenza privata.
Fatti
In data 04.08.2019 giungeva una chiamata sul 112 NUE da parte di una turista belga che asseriva di trovarsi in una campagna e di esser stata molestata da un soggetto. Prontamente personale dipendente del Commissariato di P.S. di Piazza Armerina forniva telefonicamente indicazioni alla ragazza in modo da farle raggiungere un caseggiato e preservarne l’incolumità. La turista, raggiunto un casolare, veniva immediatamente portata presso il Commissariato di P.S..
La stessa affermava che un soggetto, a bordo di una moto ape, si era offerto di darle un passaggio dopo averla vista, appiedata, sulla strada che conduce alla Villa Romana del Casale.
L’uomo, tuttavia, imboccava una via secondaria e giungeva presso un’abitazione abbandonata ove tentava di abbracciare la ragazza. Quest’ultima riusciva a divincolarsi e a scendere dalla moto ape; l’uomo, vistosi rifiutato, le chiedeva scusa, la afferrava per un braccio e tentava di riappacificarsi per accompagnarla presso il sito archeologico.
La straniera si divincolava nuovamente dalla presa e fuggiva in aperta campagna prima di contattare le FF.OO.
Gli operatori, dopo aver appreso la descrizione del reo, si attivavano immediatamente nelle ricerche fino a quando non intercettavano un uomo corrispondente alle caratteristiche somatiche descritte e lo conducevano presso i locali del Commissariato, ove, transitando dinanzi all’Ufficio Denunce, veniva inequivocabilmente riconosciuto dalla turista come l’autore del reato.
Per quanto sopra G.M. veniva indagato in stato di libertà per il reato di cui all’art. 610 C.p.
L’attività di Polizia Giudiziaria, brillantemente coordinata dal Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Enna, Dott.ssa Leonte Stefania, riceveva il plauso della parte offesa che si complimentava con gli operatori per la rapidità e l’efficacia dell’intervento.