‘Scegliere la felicità’ ( dell’ennese Maria Angela Cannarozzo e di Tiziana Agnitelli).
Le possibilità catartiche che la lettura ci dona.
Scegliere la felicità ( Pathos Edizioni, 2019) è il titolo del libro scritto da due donne che «aspirano alla felicità » e che « riescono ad assaporare la vita o comunque a estrapolare ogni ‘lezione’ che la vita porge, in positivo»: la dott.ssa Tiziana Agnitelli, di Viterbo e l’ennese Maria Angela Cannarozzo, psicologa e grafologa giudiziaria molto apprezzata. Un libro la cui lettura consigliamo caldamente ai nostri lettori più sensibili, una lettura terapeutica e catartica forte e tenace come una Donna, tuttavia non consigliata alle sole donne. Temi profondi, abilmente presentati con uno stile scorrevole e piacevole. Pagine che si leggono in pochi giorni, temi su cui riflettere tutta una vita.
Attira sin da subito lo stile scelto, dialogico, un curioso botta e risposta delle due amiche che si appellano l’un l’altra affettuosamente «cara». Dodici mesi, dodici «dialoghi aperti e aperte visioni» che accompagneranno il lettore alla scoperta della vita, della morte, dell’amore, dell’amicizia, dell’energia e soprattutto ( si spera) alla scoperta di se stessi. Argomenti di vita che hanno una potenza diatopicamente e diacronicamente universale grazie ai quali il lettore più colto rispolvererà i grandi temi della letteratura filosofica antica ( ” Nosce te ipsum”), ma il tutto viene declinato e contestualizzato nel mondo moderno e postmoderno in cui viviamo. Un libro sulla vita e la quotidianità prima di tutto ( e non a caso troveremo aneddoti ed exempla paradigmatici tratti dalla vita di ogni giorno per ogni tema trattato). Ognuno potrà avviare un suo personalissimo percorso di riflessione e avvicinarsi alla propria felicità. Così come auspicano le autrici;
«La felicità è una scelta ovvero il fatto che la felicità è uno stato, una condizione, ognuno sceglie la sua, ognuno pensa, cerca, crede di avere uno stato in cui sta bene se sta bene, ma sappiamo per realismo e per esperienza, ed in questo cara le rughe ci aiutano, almeno, la felicità può avere diverse e possibili forme, non necessariamente di cerimoniosità o di grandezza, ma una cosa è certa: felicità è cercarla, riconoscerla iniziando dal conoscersi in questo bisogno di felicità che in fondo è in primo luogo il benessere quotidiano »( cit.p.132)
Un libro utile, un potenziale volàno per l’anima attraverso la percezione e la metabolizzazione della forza e della bellezza di queste due donne. Un input a fare proprie queste risorse, a scoprirsi e a scoprire il fine terapeutico che la lettura può donarci, sorprendendoci. E a proposito vengono subito in mente le parole di Italo Calvino che ci permettono di cogliere le mille possibilità offerte ancora una volta dalla lettura;
« Leggere è andare incontro a qualcosa che sta per essere e ancora nessuno sa cosa sarà » ( Se una notte d’inverno un viaggiatore, Italo Calvino)
In tal caso questo ‘qualcosa’ siamo noi e come ci ricordano le autrici del libro « PROVARE A CAMBIARE È GIÀ UN ATTO DI CORAGGIO ». Buona lettura!
Donata Ribulotta