I costi dell’acqua nell’ennese: riduzione delle tariffe e nuove strategie per abbattere i costi

La tariffa del servizio idrico sarà ridotta del 5% per il 2025, del 7,1% per il 2026 e del 9,1 per il 2027. Sarà possibile grazie alla riduzione degli investimenti considerati non necessari, ad esclusione della depurazione e fognario. Il risultato, secondo il presidente dell’Ati Enna Nino Cammarata, è stato reso possibile anche dal lungo confronto tra il Cda dell’ATI, l’Assemblea territoriale idrica composta dai sindaci della provincia di Enna – con il supporto dei consulenti dell’ATI e dell’Anea – e alla presenza dei comitati.
L’assemblea ha approvato la compartecipazione finanziaria per la realizzazione del depuratore del comune di Gagliano Castelferrato. Rappresenta un ulteriore e importante elemento verso una battaglia ferma e convinta a tutela degli utenti, per la riduzione dei costi.
Tra le azioni previste dunque la revisione degli investimenti fino al 2034. Inoltre, per il futuro, si lavorerà alla revisione della struttura gestionale e alla riduzione della quota che ricade sulla tariffa per ogni investimento, fissata al 31%. Un altro obiettivo futuro è quello di intercettare finanziamenti, come già accaduto con il React EU, che possano coprire completamente i costi pubblici senza incidere sulla tariffa.
Riassumendo la situazione, secondo il presidente, “la proposta approvata prevede il mantenimento per il 2024 ed una riduzione immediata del 5% per il 2025, ma l’Assemblea e i sindaci sono impegnati a trovare ulteriori soluzioni per abbattere la tariffa. L’attenzione è rivolta a ottenere finanziamenti pubblici che non incidano sul 31% della tariffa, riducendo così il peso degli investimenti. La previsione è di una ulteriore riduzione, meno 7,1 %, nel 2026 e il meno 9,1 nel 2027. Le percentuali di riduzione si riferiscono alla tariffa del 2023”.
Infine, l’Ati ricorda l’importanza dell’impegno in corso con il Politecnico di Milano, che potrà portare a ulteriori riduzioni, più avanti, sui costi energetici che incidono sulla tariffa. Tali azioni sono parte di una strategia globale che mira a contenere i costi e a migliorare la sostenibilità a medio e lungo termine.
“Alla riduzione da quest’anno va aggiunta la mancata applicazione delle partite pregresse; una voce particolarmente odiosa per i cittadini – conclude il presidente Cammarata -. Si tratta di una voce che, in media per 40 euro, per ogni famiglia composta da tre persone e un consumo di 80 metri cubi d’acqua. Una voce che adesso sarà sottratta dalle bollette. La nostra proposta di tariffa ora passa all’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente, chiamata ad approvare la tariffa. La nostra volontà, desideriamo sottolinearlo, è portare avanti una battaglia a difesa dei nostri concittadini, anche rivedendo l’intero sistema di gestione privatistica”.