Notte nazionale del liceo classico ad Enna
Lunghi applausi e standing ovation per i ragazzi dell’istituto Napoleone Colajanni
La città di Enna ha risposto in massa al richiamo dell’istituto d’istruzione superiore Napoleone Colajanni e alla sua Notte nazionale del liceo classico che venerdì ha registrato il tutto esaurito al teatro Garibaldi, assieme a lunghi applausi e standing ovation per un percorso culturale e artistico dedicato al mito di Cerere e Proserpina.
Oltre al centinaio di studenti protagonisti in diverse mansioni, sono stati tanti i docenti, gli artisti e le istituzioni che hanno lavorato per la riuscita dell’evento voluto dal dirigente scolastico dell’istituto Colajanni, Maria Silvia Messina, sostenuto dal comune di Enna, l’università Kore, esercenti privati, da allievi e docenti del liceo musicale.
“Con enorme piacere ho visto concretizzarsi idee messe in cantiere da mesi con i colleghi – ha commentato la docente Loredana Paci, coordinatrice del progetto – superando in equipe ogni difficoltà grazie alla dedizione, al senso del dovere e alla bravura dei nostri alunni”.
Lo start alle 18 – così come nei 433 licei d’Italia che hanno aderito alla manifestazione – proprio tra i corridoi e le aule dello storico liceo classico di Enna, con la celebrazione dei Mysteria sacri a Demetra, con il corteo delle donne iniziate ai riti, declamazione degli ierofanti, con musiche e danze dal vivo e adattamenti di testi classici curati dalle docenti Francesca Alessandra, Francesca Briguglio, Loredana Paci e Claudia Spampinato.
Dopo la proiezione del video nazionale realizzato per l’evento, è stato presentato il video Behind Re-birth curato dal docente Giovanni Chiaramonte e da un gruppo di suoi alunni. Particolarmente apprezzate, le sculture viventi realizzate dagli studenti su idea del docente Aldo Alvano che si è ispirato alla Dea e agli Acroliti di Morgantina e al Ratto di Proserpina del Bernini.
Hanno evocato Dante, Virgilio, Rossetti, Rosso di San Secondo, Lanza e Savarese, invece, i tre docenti dell’università Kore Pietro Colletta, Sonia Macrì e Salvatore Ferlita, nei loro spunti culturali volti a spingere i giovani a coltivare sempre più l’interesse nei confronti di un mito dalle mille sfaccettature, che ha toccato i cuori di letterati e artisti di ogni epoca e nazionalità. Tante e variegate le citazioni lette da studenti e docenti nel corso del pomeriggio.
Musica e canto lirico dal vivo, recitazione, costumi, movimenti di scena hanno infine coinvolto emotivamente gli oltre trecento spettatori del teatro Garibaldi (al massimo della capienza), dove in serata è stato presentato “Il ratto di Proserpina” da Nino Savarese con adattamenti e attualizzazioni voluti dagli stessi giovani protagonisti guidati dalla regista e drammaturga Elisa Di Dio (che da mesi porta avanti un laboratorio teatrale con i liceali). Antichi riti contadini si sono uniti a incisivi monologhi originali firmati dalle studentesse Emanuela Castaldo, Sara Capizzi e Gaia Cappa sul femminicidio (sottolineato dall’energico incipit del brano “Docile sogno” degli Isteresi, dedicato alla giovane vittima ennese Vanessa Scialfa), la rabbia di una madre di un ribelle e il ciclo vita-morte-vita che è il senso profondo dei misteri legati a Proserpina e che ha coronato la rappresentazione.
Declamato in greco nel cuore dello spettacolo il Fragmentum Grenfellianum, noto come Il Lamento dell’esclusa, testo di età ellenistica scelto come brano rappresentativo della Notte nazionale del liceo classico.
Eseguite dal vivo le musiche che hanno dato intensità ai testi: dalla perpetua invocazione Proserpina di Martha Wainwright al coro muto pucciniano come lamento interiore e dalla musa ispiratrice dell’arpa fino al gran finale su Canto della terra di Bocelli (affidato a piano e voci liriche femminili): le evocazioni musicali realizzate da allievi di arpa, fiati, percussioni, violino e canto lirico del liceo musicale, preparati dall’intero corpo docente (Sergio Adamo, Roberta Casella, Carmelo Capizzi, Anna Di Marco, Katia Giuffrida e Mauro Marino) e coordinati da Giovanna Fussone hanno meritato il plauso del pubblico. Alla tastiera, il giovane e talentuoso docente di pianoforte Vincenzo Indovino.
Il sindaco Maurizio Dipietro e diversi componenti della giunta comunale hanno seguito di presenza la manifestazione che ha visto la collaborazione dei docenti Gaetano Di Mario e Marco Mancuso (addetti ai rapporti con l’esterno e le istituzioni) e dell’Associazione degli ex alunni del liceo classico Colajanni che ha offerto un rinfresco ai presenti nel foyer del teatro.