LA CITTA’ DAI DUE CLIMI
La città dei due climi. Una singolarità da slogan turistico alternativo? Una curiosità attraente? Capita, e non di rado. Scendere da Enna alta a valle, in uno di quei giorni in cui bisogna bucare la nebbia per atterrare nella città bassa, può dare la singolare sensazione di aver cambiato stagione. Da un inverno brumoso e nebbioso a un autunno dolce e luminoso, come un viaggio nel tempo all’incontrario. Per una piacevole sensazione di una variazione meteorologica sempre sorprendente. Con la piena consapevolezza del piacere della luce e del tepore del sole. Una mindfullness di una inaspettata sensazione di benessere termico. Del resto, tra su e giù i gradi di differenza sono stabilmente due. Quelli percepiti, anche cinque. E allora nel percorso inverso, da giù a su, il cambio di stagione è un’accelerazione naturale dall’autunno all’inverno. Però, diciamolo pure, senza il clima freddo e nebbioso dell’urbs forse anche per questo inexpugnabilis, per tanti di noi cresciuti con la testa tra le nuvole, un contrasto così ravvicinato non sarebbe stato percettibile, per mancanza di confronto urbano. La città tracimata a valle permette ora di apprezzare, duecentocinquanta metri più giù, l’unicità di una diversità climatica cittadina.
Mario Rizzo