METTI UNA PIZZA A PIAZZA. PIZZA GALEOTTA DENTRO LA CASA CIRCONDARIALE DI PIAZZA ARMERINA A CONCLUSIONE DEL PRIMO CORSO PER PIZZAIOLO.
Pizza, cultura e solidarietà. La Casa Circondariale di Piazza Armerina, in occasione della
conclusione di un corso di formazione di Pizzaiolo, che si è tenuto all’interno dell’istituto, a cura
del CISI di Enna, organizza l’evento “Pizza Galeotta. Metti una Pizza a Piazza”, che si terrà il
prossimo 3 agosto. Un’occasione per fare gustare le pizze, realizzate dai detenuti allievi del corso,
con la guida dei maestri pizzaioli,, ad autorità, sarà presente, tra gli altri, il sindaco della città dei
mosaici, Nino Cammarata, ed amici. L’idea, messa a punto dalla direzione del carcere, con il
contributo di idee della collaboratrice culturale, Samantha Intelisano, prevede la consegna degli
attestati, una degustazione, letture scelte a cura di Roberta Battista e musiche dal giradischi ed avrà
come location la biblioteca, attualmente in via di allestimento. Si tratta di uno dei primi eventi
realizzati in un istituto penitenziario dopo la fase di maggiore emergenza COVID. Teatro della
manifestazione la biblioteca, la cui implementazione è stata in questi mesi obiettivo primario della
direzione. In particolare per l’arredamento è stato privilegiato il materiale artigianale riciclato, quali
le cassette di vino. Una prima dotazione è stata offerta dal ristorante siracusano Don Camillo mentre
nel corso della manifestazione di lunedì prossimo 3 agosto sarà Mirko Costa, delle cantine Planeta,
a consegnare una dotazione di cassette da vino che saranno utilizzate per ampliare la biblioteca del
carcere. “Ambiente che vuole essere, non mero luogo di di smistamento di libri, ma centro di
cultura dell’istituto , luogo di riunioni e di diffusione del sapere e di incontri come quello di giorno
3 – dice il direttore della Casa Circondariale, Antonio Gelardi – Per questo siamo fra l’altro grati
alle cantine Planeta, a cui va il ringraziamento ed il plauso della direzione, che ha risposto alla
nostra richiesta con grande generosità e lungimiranza”.
L’evento sarà replicato nei giorni successivi per i familiari dei detenuti che hanno preso parte al
corso, che avranno la possibilità di gustare le pizze confezionate dai familiari e di trascorrere, pur
nel rispetto delle misure precauzionali, delle ore diverse da quelle dei normali colloqui