Attualità

Rsu Comune di Enna: 6 componenti su 8 della Cgil si autosospendono dal sindacato

Terremoto in casa Cgil al Comune di Enna. Oggi ben 6 componenti su 8 della Rsu si sono autosospesi, si tratta di Sebastiano Arena, Giuseppa Colajanni, Maria Fallica, Rosa Giunta, Luigi Riccobene e Luigi Savoca. I sei componenti scrivono testualmente nella nota inviata pure ai vertici nazionali e regionali del sindacato a cui chiedono un confronto urgente: “Noi sottoscritti, Rsu eletti al Comune di Enna in quota Cgil, comunicano di essersi sospesi dalla Funzione Pubblica Cgil riservandosi di valutare ulteriori forme di dissenso in quanto non condividono i metodi, la condotta e le azioni intraprese dalla Segreteria Provinciale Cgil Fp, rappresentate al Comune di Enna dal Segretario Territoriale e dal suo delegato. Si registrano infatti reiterate azioni, intraprese autonomamente  dai sunnominati organi i quali, senza consultare noi Rsu Cgil, senza consultare il Direttivo Aziendale né tantomeno la base elettorale, hanno avviato ricorsi e diffide all’indirizzo dell’Amministrazione Comunale che di fatto danneggiano i lavoratori. Tale condotta ha portato ad azioni che a parere degli scriventi appaiono illogiche e contro ogni spirito sindacale dal momento che vedono beneficiari la stragrande maggioranza dei lavoratori del Comune di Enna.” Gli autosospesi non hanno mai concordato con i vertici comunali e provinciale della Cgil Fp per i ricorsi avviati contro le progressioni del personale che nei mesi scorsi l’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Maurizio Dipietro, ha concretizzato. Soluzione questa che i dipendenti attendevano da circa 15 anni. Un primo ricorso ha dato ragione ai vertici Cgil condannando il Comune per condotta antisindacale. Sottolineano, però, i 6 che la ragione è stata accordata solo per una parte, riguardo la nomina di referenti. Tra l’altro proprio tale nomina, parte dell’intero procedimento selettivo per le progressioni sarebbe stato ritirato in precedenza dalla giunta comunale. Adesso poi la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Sempre il vertice della Cgil provinciale avrebbe presentato ricorso ex art. 700 per cancellare le attuali progressioni. Gli autosospesi contestano la decisione di adire vie legali perchè presa senza avere convocato gli iscritti e senza il conforto dei componenti delle Rsu. In buona sostanza viene messo in dubbio dal vertice provinciale del sindacato la legittimità delle progressioni e quindi anche gli aumenti  contrattuali di cui godono attualmente buona parte del personale.

Paolo Di Marco

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