Colianni: “iniziare a pensare a un Partito per Enna lontano dalle logiche tradizionali”
Ho assistito in silenzio al dibattito politico di queste settimane, L’ ho fatto con il dovere di comprendere quali fossero le problematiche, cercando di analizzare le prospettive. Dispiace notare la divisione di pensiero dentro Italia viva ad Enna, molti temi posti nella “mossa del cavallo” dal leader di quella forza, personalmente si uniscono a diverse istanze che sono sempre state al centro di un ragionamento autonomista. In particolare due su tutte: fiscalità di vantaggio per Sicilia e Sardegna ed un grande piano infrastrutturale del paese, accompagnato da una epocale semplificazione normativa.
Ad Enna però credo che amici catanesi, abbiano anticipato altre corse, che con tutto il rispetto vedranno configurazioni più approfondite fra qualche anno , nuocendo gravemente alla stabilità di quel soggetto politico ennese ancora oggi presente in giunta comunale con altre componenti.
Immaginavo un dibattito in cui emergenza occupazionale, crisi economica, mondo del commercio, rilancio del territorio attraverso politiche del Turismo attraenti, innovazione tecnologica, potessero essere ad esempio L’ oggetto del contendere, post covid, augurandomi che “post” rimanga.
Nulla di tutto questo.
Mi sono sforzato se tutto ciò avesse un senso, dopo che L’ economia più potente al mondo ha perso 40 milioni di occupati in tre mesi ed a ruota probabilmente la stessa Europa, se non si interverrà con risorse pubbliche importanti da immettere sul mercato, con bazooka e coperture economiche certe.
Questi anni di impegno politico locale sono stati contraddistinti da uno sforzo amministrativo che ha visto estrazioni politiche diverse stare accanto a Maurizio Dipietro, trovando in ragionamenti concreti, il fulcro Dell’ agire politico.
Un tema tra tutti è la risoluzione del problema legato ai rifiuti, per troppi anni gestito come se le risorse pubbliche fossero fish da gioco.
Li probabilmente è emerso più l’amore verso il “partito”, che per la gestione della cosa pubblica.
Oggi eco enna servizi è’ una realtà da cui prendere spunto nell’ intero panorama regionale, forse nazionale. Si partiva con il 3 per cento di differenziata, si finirà con il 60.
Su questo tema credo che il Prof. Angelo Moceri, ne ricordo le posizioni del passato, convenga più con me che con il partito democratico.
Proprio per restare sui numeri, basterebbe consultare il piano triennale delle opere pubbliche del comune di enna con quello di cinque anni fa, ogni cittadino potrebbe verificare compiutamente un notevole passo avanti. Si potrebbe altresì focalizzare l’attenzione su interventi di restauro di interi luoghi monumentali della città, i capannicoli, i cappuccini, palazzo Chiaramonte, quelli interni al castello di Lombardia, L’ illuminazione artistica della torre di Federico, per non parlare di interi plessi scolastici con palestre fuori uso da 20 anni riqualificate come diversi centri convegni ecc. Non tedierò il lettore anche su argomenti quali L’ impiantistica sportiva , il rifacimento del campo di Pergusa, macello o pisciotto. Dopo di che quando sarà il momento potremo confrontarci sulle politiche legate agli eventi e magari sulle politiche sociali. Si è tornati alla normalità con sforzi immani, oggi si è obbligati a volare alto. Di fatti tracciato questo breve ricordo vorrei che l’analisi si spingesse verso la politica, che considero ancora L’ ultima arte del cambiamento. Riscoprire appartenenze in un momento di profonda emergenza economica e sociale dovrebbe spingere una classe dirigente a convergenze attente.
Sarà la mia deformazione culturale Sturziana, ma ritengo che non possano esistere “campi” ma forse ponti del “fare” attorno all’ idea di municipio. Anzi vorrei che ad Enna si cominciasse a parlare del PPE.
Non mi riferisco questa volta al mondo popolare, a cui sono stato sempre legato per cultura, ma al “Partito Per Enna”.
Un soggetto politico trasversale, che si autodetermini, che non sia supino a logiche regionali o nazionali, che formi magari un unico gruppo consiliare a sala d’ Euno, che si organizzi in più liste per le elezioni amministrative, che magari sia una forza politica di maggioranza relativa che superi il 40 per cento del consenso, identificandosi con il suo popolo.
Sarebbe il primo esperimento storico di un movimento del territorio, che tenga fuori ragionamenti di parte, un laboratorio permanente di idee, mettendo in campo visioni, in cui si eserciti sintesi e conseguente azione. Una casa comune che pacifichi le generazioni, che dialoghi con le rappresentanze nazionali e regionali del territorio, con le forze civiche di sinistra e destra, che ascolti il mondo sindacale.
A questa impostazione potrei ritrovarmi, da semplice iscritto.
Un luogo comune in cui si elaborino soluzioni concrete per il territorio e dove si possa avere un solo pregiudizio ideologico nei confronti di altri: verso chi pone ad esempio continui ricatti o pretesti o peggio ancora veti, così come per chi ha idee di centri sinistri o destri nell’ ambito del territorio municipale.
Una coabitazione politica di soggetti diversi che rivendichino politiche chiare verso le aree interne della sicilia, ma che sappia anche fare i compiti a casa, unendosi sulle buone prassi amministrative.
In ultima analisi, più umana che politica. Dispiace sinceramente che L’ amico Gargaglione e la componente di Sicilia Futura in Italia viva, a cui mi lega una medesima educazione culturale, abbia rimesso la propria delega nelle mani del sindaco. Non so come la loro azione amministrativa, possa conciliarsi ,domani, in un “campo” che li ha osteggiati giorno dopo giorno, rispetto al loro prezioso lavoro per la Città di Enna. Li vedrei invece come protagonisti più attenti del PPE metaforico o sostanziale attraverso il dialogo, desiderosi di trovare soluzioni concrete, mantenendo un percorso coerente. Basterebbe solo difendere la loro storia, quella di un impegno politico, consumato in questi anni al servizio della comunità ennese, per ritrovarsi e dare maggiore vigore all’ azione comune fin qui svolta, per rafforzare il progetto civico di cui il Sindaco di Enna è sintesi autorevole ancora oggi e sono certo anche del domani.
Francesco Colianni