Restrizioni alle persone disabili: una posizione unica e coesa. Appello a tutte le forze politiche e sociali della Città
E’ a conoscenza dell’opinione pubblica, per le frequenti comunicazioni sulle agenzie di stampa e sui social, la risonanza che ha riscosso la revoca da parte del Prefetto dell’ordinanza sindacale che consentiva alle persone con disabilità di frequentare gli spazi della villa Torre di Federico.
Questa privazione ha causato nelle famiglie coinvolte – e ne siamo a conoscenza per testimonianze direttamente raccolte – non solo grave sconforto e ulteriore complicazione della condizione dei loro figli, ma anche una presa di coscienza della lontananza delle istituzioni in merito a queste gravi problematiche. Tutti gli enti pubblici, già nella normalità e a maggior ragione nella eccezionalità di una grave emergenza come quella che stiamo subendo, dovrebbero trovarsi a fianco di chi si trova in una condizione di fragilità.
Percorrendo ogni strada istituzionale possibile, vogliamo fare APPELLO a tutte le forze politiche della città, ai gruppi consiliari e alla rete delle associazioni socio-sanitarie e di volontariato a prendere una posizione unica e coesa nel chiedere sollecitamente al Presidente Musumeci di rivedere quanto ha stabilito nell’Ordinanza n. 16 del 11.04.2020.
Siamo pienamente consapevoli infatti della necessità che le persone disabili di Enna, nel rispetto delle norme di prevenzione del contagio, possano rifrequentare gli spazi verdi della propria città ed uscire fuori dalle proprie abitazioni ben oltre l’ambito ristretto attualmente permesso o percorrere le via della città a bordo della autovettura di famiglia.
Inoltre, chiediamo al Sindaco di attivare subito l’iter necessario per costituire, secondo il regolamento vigente già approvato in Consiglio comunale, la Consulta della disabilità, quale strumento istituzionale consultivo, propositivo e rappresentativo delle associazioni e delle istituzioni che rappresentano il mondo della disabilità, affinché si avviino percorsi condivisi su questa immensa quanto delicata problematica, per oggi e per il tempo a venire.
Noi siamo convinti – e lo ribadiamo fortemente – che la partecipazione democratica sia lo strumento più importante perché la politica possa ritornare nel “sentire quotidiano” dei cittadini. Oggi più che mai! E non solo per l’emergenza della pandemia che viviamo, ma anche per l’urgenza che la crisi della democrazia impone.
I Consiglieri comunali di Civ.Es
Maurizio Bruno e Cesare Fussone