Un anno fa moriva per mano di suo marito. Oggi Catenanuova ricorda Loredana Calì
Un anno dalla morte di Loredana Cali, uccisa dal marito a Catenanuova. “Ricorderemo mia sorella uccisa, barbaramente dal marito, con una preghiera a casa, insieme ai suoi figli”. A parlare è Tiziana Calì, sorella di Loredana 40 anni, che il primo aprile dello scorso anno, fu freddata dal marito, Filippo Marraro, 54 anni. L’uomo, prima di sparargli davanti l’abitazione di campagna, aveva costretto Loredana a salire nella sua auto, in pieno centro storico, puntandole una pistola alla testa. Loredana, madre di due figli avuti dal matrimonio con Marraro e che aveva accolto a casa anche il figlio che l’uomo aveva avuto da un precedente matrimonio, si era separato dal marito da qualche mese. Dopo l’omicidio, e poco prima di chiamare i carabinieri, Marraro era andato a casa della sorella della moglie con l’intento di uccidere anche lei, rea di avere sostenuto Loredana nella sua idea di separarsi . “Mia sorella era un essere speciale – ricorda Tiziana – Quell’uomo non mi ha uccisa fisicamente ma ha ucciso una parte di me. Vivevamo una per l’altra. Ho tanta rabbia e tanto dolore. Non l’ho saputa proteggere abbastanza e per questo non mi darò pace”. Per Marraro, che a Catenanuova aveva un autolavaggio, accusato di sequestro di persona, omicidio, detenzione di arma clandestina, è in corso un processo davanti al Gup di Enna, con rito abbreviato condizionato alla perizia psichiatrica. La famiglia della Calì si è costituita parte civile così come l’associazione , Co.Tu.Le.Vi., Contro Tutte Le Violenze, che oggi l’ha ricordata con un comunicato, e l’associazione Donne Insieme Sandra Crescimanno.
(fonte Ansa)