Attualità
Museo multimediale del Mito. Le opposizioni chiedono spiegazioni sulla nomina della commissione
La terza commissione consiliare, lo scorso mercoledì, ha ascoltato il Sindaco in merito alla problematica della composizione della commissione di esperti per l’istituzione del Museo Multimediale del Mito, che ha visto scendere in campo tutte le Associazioni Nazionali Professionali Italiane di Antropologia (ANPIA), dopo l’esplicita esclusione tra esperti che la compongono della figure professionali previste invece dalla legge.
Le opposizioni presenti hanno aspramente criticato la scelta della Giunta Dipietro. In particolare il Presidente della III commissione Stefania Marino (PD) ha evidenziato come, nonostante il museo del mito possa rappresentare una tematica interessante, il modo di agire dell’amministrazione ha puntualmente escluso giovani professionisti presenti in città, che come tanti altri, sono costretti a trovare altrove stimoli o sbocchi inerenti ai propri studi. “ Le sterili risposte sulla gratuita della figura – continua il presidente della terza commissione – siamo certi che su questo punto abbiamo la possibilità, se di gratuita’ si parla, di coinvolgere quanto e quanti si vogliono spendere allo stesso modo. Non ci sfugge che nel merito l’attribuzione della funzione non possa poi creare presupposto futuro per incarico retribuito. Comunque la città “della cultura avrebbe necessità di obiettivi chiari e definiti” .
Secondo Solfato (M5S) l’Amministrazione è partita con il piede sbagliato in questa vicenda, commettendo il grave errore di creare divisioni anche tra professionisti piuttosto che aggregazione, anche alla luce del fatto che l’opposizione ha votato a favore le somme in bilancio cercando di creare un clima costruttivo sui temi comuni.
Per la consigliera Gaetana Palermo (gruppo misto), infine, queste commissioni sembrano spinte più dalla campagna elettorale che da veri percorsi costruttivi per la città che, invece, dovrebbero portare ad obiettivi utili per tutti, evidenziando che a questo modo di fare si assiste anche in tante altre tematiche.
I gruppi di opposizione sono stati tutti concordi nel ribadire di non essere contrari alle buone iniziative se espletate in modo corretto, ma studiare beni antropologici escludendo a priori gli antropologi non ha alcun senso, oltre che non rispettoso della normativa in vigore. Pertanto hanno invitato il Sindaco a rimediare a questo grave pasticcio.